Numerose costruzioni religiose e votive sul territorio di Minusio ne testimoniano la fede intensa della popolazione, soprattutto negli anni passati.

Il documentario scorre le varie chiese, le varie funzioni religiose e le manifestazioni dopo la messa, come l’asta di doni offerti dai fedeli per raccogliere i soldi e acquistare le decorazioni per le festività.

Per San Quirico, il sabato sera, veniva distribuito il pane benedetto e, mezzo secolo prima, a notte inoltrata, veniva acceso in mezzo al lago un falò.

La chiesa più antica è quella di Rivapiana, dedicata ai Santi Quirico e Giolitta, impreziosita al suo interno da affreschi del XIV e del XVI secolo. Nella sua sacrestia c’è un quadro detto “dei morti” che un tempo veniva esposto due volta all’anno per segnalare i giorni della colletta, durante i quali passavano di casa in casa a raccogliere le offerte in grano e segale. Il ricavato andava in beneficienza.

Vengono inoltre descritti la chiesa Parrocchiale, l’antico oratorio della Beata Vergine e quello più attuale del Crocifisso.

Minusio possiede uno dei pochi Musei parrocchiali del Cantone dove sono esposti numerosi oggetti sacri che testimoniano la viva devozione della gente di un tempo.

Non molti anni fa si tenevano ancora diverse processioni; per ottenere buoni raccolti, per la benedizione della campagna, per propiziare la pioggia. Oggi sussiste ancora la processione votiva alla Madonna del Sasso come ringraziamento per aver risparmiato la gente durante la peste del XII secolo.

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Archivio Museo della Memoria: MDM0383