Città e parola. L’urbanistica negli anni Sessanta
Città e parola. L’urbanistica negli anni Sessanta
Trasmissione televisiva di approfondimento culturale che ebbe programmazione tra la seconda metà degli anni Sessanta e la prima metà del decennio successivo, realizzata sotto la supervisione di Grytzko Mascioni, «Lavori in corso» affrontò alcune tematiche sociali, sociologiche e di storia delle idee, che in vario modo emersero nel dibattito culturale innescato dal Sessantotto. Lo fece con un piglio marcatamente intellettuale, quasi a voler, sì, parlare di temi come la sessualità o la trasgressione dei valori, ma da un punto di vista «alto».
Questa puntata, andata onda il primo marzo 1971, attira l'attenzione sul binomio «città» e «parola», occupandosi insieme di urbanistica e di «narrazione» della città - secondo un modello che rimanda a «Parigi capitale del XIX secolo» di Walter Benjamin.
È anche una lunga cavalcata anche attraversa il millenni, dalla Greci antica all'irrompente attualità di un'urbanizzazione accelerata, passando dalla romanità al Medioevo, dal Rinascimento al Barocco , per arrivare all'età industriale e a quella contemporanea.
Gli ospiti sono tutti di grande valore: il filosofo Max Horkheimer; la docente di Storia lingua italiana Università di Pavia nonché saggista Maria Corti; il semiologo Roland Barthes; il sociologo Edgar Morin; lo scrittore Günther Grass; la scrittrice Nathalie Sarraute; e lo scrittore Miguel Angel Asturias.
Il collettivo di autori è composto da Stefano Agosti, Marisa Bulgheroni, Armanda Guiducci e Roberto Guiducci.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.