L’architettura del Ticino dal 1850 al 1978 — L’avanguardia
L’architettura del Ticino dal 1850 al 1978 — L’avanguardia
Per la trasmissione «Enciclopedia TV», nei primi mesi del 1978, a Fabio Bonetti e Paolo Fumagalli venne affidato il compito di realizzare un ciclo di cinque trasmissioni dedicato alla recente storia dell'architettura nel Ticino. Questa terza puntata è dedicata all'avanguardia.
Il Liberty, prima corrente artistica internazionale, perde importanza negli anni attorno alla Prima Guerra Mondiale, quando le condizioni socio economiche sulle quali si appoggiava erano ormai già entrate in crisi: il naufragio del Titanic nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912 segna la fine della Belle Époque. La nuova, è un'epoca di fermenti sociali e culturali da cui si sviluppa un fenomeno artistico senza precedenti nella storia dell'arte: l'Avanguardia.
Dapprima l'Avanguardia nasce in pittura con il movimento cubista; poi si sviluppa anche in architettura (costruttivismo russo, razionalismo, futurismo) con una continua ricerca che rivoluziona i concetti spaziali fino ad allora scontati. Al movimento futurista partecipa anche l'architetto Mario Chiattone che ha vissuto e lavorato molto a Lugano. Le sue realizzazioni in Ticino, pure se numerose e importanti, sono molto lontani però Dal concetto futurista. Più vicini alle idee dell'Avanguardia sono gli edifici costruiti dagli architetti di tendenza razionalista. Si tratta di opere di apparenza modesta, ma pregevoli per disposizione dei volumi, struttura geometrica, voluta semplicità delle forme.
Gli intervistati sono Enrico Mantero, docente al Politecnico di Milano e Alfred Roth, docente al Politecnico di Zurigo.
Grazie molto interessante ora mi guardo il seguito.