I “palazzi scolastici” del Moesano: seconda parte
I “palazzi scolastici” del Moesano: seconda parte
Articolo uscito sul giornale online "Il Moesano" il 18 marzo 2012
Da metà Ottocento i villaggi della Valle si erano dotati di edifici per le classi elementari, che di solito ospitavano pure la cancelleria e la sala comunale. Un’ordinanza cantonale del 1846 aveva, infatti, imposto ad ogni comune l’obbligo d’istituire una scuola pubblica. A Roveredo vi era inoltre il Collegio S. Anna che preparava agli studi umanistici. Mancava invece nel Moesano una scuola secondaria d’orientamento tecnico o moderno che fosse inoltre propedeutica agli studi magistrali.
Autore articolo: Marco Marcacci
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Archivio Museo della Memoria: MDM0254
Foto
La casa Vairo in Riva, prima sede della Scuola Reale.
La facciata del palazzo, decorata con i vecchi stemmi di Roveredo (a sin.) e dei Grigioni e con la scritta che ricorda l’anno di costruzione “ANNO MCMXXIII”.
Il “palazzo scolastico” in Riva, sede della Scuola Reale dal 1923 al 1987; ben visibile a sinistra
L’iscrizione contiene due errori: Emilio Motta nacque a Bellinzona e morì nel 1920.
La palestra di ginnastica al pianterreno della Scuola Reale.
Generazioni di scolari hanno posato davanti all’edificio per il rito della foto. Nell’immagine i 41 allievi e allieve della Scuola Reale (anno scolastico 1965-66) con i docenti Giorgio Tognola, Piero Stanga e Guglielmo Riva.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.