Prodotti e pubblicità Saipa
Prodotti e pubblicità Saipa
Il fotografo luganese, Vincenzo Vicari era molto amico di nostro padre, Erminio Parola – proprietario con il fratello Adriano della Pasticceria-confetteria Saipa, situata in via Nassa 3 a Lugano – e ha scattato parecchie fotografie dei prodotti di questo commercio dolciario.
Ho inoltre ritrovato alcuni annunci pubblicitari soprattutto presso la Rivista di Lugano, che ringrazio per la disponibilità. Da queste inserzioni si può notare come il logo “Saipa” sia evoluto negli anni, fino a quello definitivo probabilmente ideato agli inizi degli anni Sessanta del Novecento.
Una scatola che conteneva i pralinés Saipa ritrovata nell’Hotel du Lac di Lugano (dove era stata utilizzata come contenitore di posate) è un dono del proprietario Corrado Kneschaurek alla chiusura definitiva dell’albergo sul lungolago.
Cioccolatini Saipa esposti in pasticceria. Foto V.Vicari
Cioccolatini Saipa. Foto V.Vicari
I pralinés proposti alla clientela erano di svariate qualità. Erano venduti sia sciolti, sia in parecchi tipi di scatole, a volte anche molto lussuose. Foto V.Vicari
Alcune qualità di cioccolatini disposti sul classico centrino di carta da pizzo. Foto V.Vicari
Alcune qualità di cioccolatini Saipa – Foto V.Vicari
Marrons glacés (marroni canditi) nei pirottini. Glacés nel vero senso della parola perché erano ricoperti di una glassa sottile di zucchero. Foto V.Vicari
Marrons glacés nei pirottini su un centrino di pizzo in cotone. I pirottini sono piccoli e funzionali contenitori di carta plissettata idonei a contenere dolci in monoporzioni. Foto V.Vicari
Anni 1960/70 - Pubblicità per i marrons glacés. Foto V.Vicari
Anni 1960/70 - Foto pubblicitaria per i marrons glacés Saipa. Foto V.Vicari
Anni 1960/70 - Pubblicità per i marrons glacés. Chi sarà la graziosa modella? Foto V.Vicari
Amaretti bianchi Saipa. Foto V.Vicari
Amaretti al kirsch. Questa specialità fu inventata da Erminio Parola per recuperare gli amaretti bianchi i quali, dopo alcuni giorni, seccavano. Venivano bagnati con del kirsch e uniti con uno strato di crema al burro profumato anch’esso al kirsch e tenuti insieme con del cioccolato
2010 ca. –Una porta con la scritta Saipa fotografata nella cantina della casa in viale Stafano Franscini 7. Molto probabilmente era un locale utilizzato dalla pasticceria Saipa come magazzino.
PUBBLICITÀ SAIPA
25.08.1938 - Pubblicità del panettone Saipa, uno dei prodotti più rinomati. Durante il periodo natalizio ne venivano fabbricati parecchi quintali, venduti poi in pasticceria e spediti in tutta la Svizzera e anche all’estero
25 agosto 1938 – La pagina intera della Rivista di Lugano con la pubblicità del panettone, vedi dettaglio nella foto precedente.
1941 - Panettone e Saiparola. Il Saiparola era un dolce, dalla forma allungata come un plumcake, composto da una pasta simile al panettone, con cubetti di arancia candita. Sopra aveva una “crostina” caramellata e mandorle. Il nome Saiparola era stato inventato da Romilda Parola-Pasquini, moglie di Adriano. Da notarsi che, tre anni dopo la prima pubblicità, il logo era diverso.
08.07.1943 – la pagina intera della Rivista di Lugano con in basso la réclame (come si diceva allora) Saipa. Molto probabilmente è stata richiesta specificatamente nella pagina dedicata allo sport, una fra le più lette.
08.07.1943 – Dettaglio della foto precedente. I gelati venivano serviti in una coppetta di alpacca (detto anche argentone), una lega che si presentava molto simile all’argento. Insieme c’era un bicchiere d’acqua con appoggiato sopra il cucchiaino specifico per i gelati.
1943 – pubblicità della pasticceria e del tea room sulla Rivista di Lugano
1943 –La Saipa produceva una grande varietà di prodotti tra i quali zwieback e grissini.
1953 – La scritta “Saipa” è cambiata ancora. Oltre ai conosciuti panettoni, anche i marrons glacés venivano prodotti nei suoi laboratori che si trovavano ai piani superiori della pasticceria di via Nassa 3 a Lugano. In autunno i marroni arrivavano dall’Italia e la loro lavorazione per essere canditi durava una decina di giorni. In quel periodo alcune donne lavoravano temporaneamente, maneggiandoli con grande cura, per togliere la buccia e la pellicina mentre erano ancora caldi.
Alla fine degli anni Cinquanta o all’inizio degli anni Sessanta del Novecento viene creato il logo definitivo Saipa, che rimarrà fino alla chiusura, con relativa liquidazione, nel 1993.
1960 ca. – Piantina della città di Lugano con la pubblicità Saipa
1960 ca – Dettaglio della promozione Saipa sulla piantina della città di Lugano. Essendo destinata alla distribuzione per i turisti, è scritta in tedesco.
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Archivio Museo della Memoria: MDM0937
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.