L’introduzione dell’ora estiva in Svizzera
L’introduzione dell’ora estiva in Svizzera
Nel 1916, durante la Prima guerra mondiale, i paesi confinanti con la Svizzera adottarono l’ora legale per risparmiare energia, ma la Svizzera non la introdusse, giudicando trascurabile il risparmio energetico per un Paese che utilizzava prevalentemente energia idroelettrica. Vi erano anche timori per gli effetti negativi sui bioritmi dei contadini e delle loro mucche, rendendo difficile adattare i ritmi di mungitura e distribuzione del latte. Il governo svizzero rinunciò quindi al cambiamento.
Durante la Seconda guerra mondiale, la Svizzera sperimentò brevemente l’ora legale tra il 1941 e il 1942, ma, per il limitato risparmio, la abolì nel 1943. Negli anni successivi, l’ora legale fu dismessa in molti paesi, rimanendo in vigore solo in Italia fino agli anni ’70. Tuttavia, a partire dal 1976, Francia, Germania e Austria reintrodussero l’ora legale, spingendo la Svizzera a conformarsi nel 1981 per ragioni economiche legate alla necessità di agevolare le relazioni con i mercati europei.
Il dubbio atroce: fu o non fu regolata la sveglia la sera del 4 maggio?
La revisione ha servito alla messa a punto di tutti gli orologi di casa.
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Per gentile concessione del Corriere del Ticino.
Archivio Museo della Memoria: MDM0936
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.