Video 2/6 – La Signorina Mariuccia
Video 2/6 – La Signorina Mariuccia
Nel 1958 Giuseppe Giglia morì in un incidente d’auto. Mariuccia, figlia unica, subentrò al padre, non si sposò e non ebbe figli. Si dedicò con energia e determinazione alla gestione e allo sviluppo dell’azienda. E riuscì a far fare un salto di qualità all’azienda. Infatti, con lei, la Giglia SA non solo consolidò il suo il suo marchio a Lugano, ma riuscì ad affacciarsi sui mercati fuori dal Canton Ticino. E’ la Signorina che portò i marrons gacés luganesi in giro in Svizzera e per il mondo, nelle fiere campionarie in Europa e persino oltre Atlantico, a New York.
Sotto la guida della Signorina – ricorda Cinzia Stuppia Bervini, l’attuale direttrice della Giglia SA - la fabbrica marciava secondo regole precise. Gentile, e dal grande cuore come il padre, pronta ad aiutare chiunque, ma inflessibile sul lavoro. Non sopportava il chiacchiericcio mentre si confezionavano i dolci. Voleva massimi silenzio e concentrazione; esigeva la cura estrema nella manipolazione dei marroni al fine di evitare al massimo gli scarti. Per la Signorina – testimonia Cinzia Stuppia Bervini- non mancavano anche le difficoltà, i rapporti con i capi-fabbrica, i rapporti con i fornitori e con la clientela o i cambiamenti dei gusti e del pubblico. Mariuccia Giglia seppe far fronte a tutto questo e lo fece tutto da sola, con costanza e stile, gelosa del suo appellativo, “La Signorina.”
Vai al dossier “100 anni di Giglia SA” cliccando qua.
Archivio Museo della Memoria: MDM0609
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.