Il primo giorno di marzo le ruspe hanno dato inesorabilmente il via alla demolizione del Salone Politeama di Biasca. Si conclude così una storia durata esattamente 99 anni e che ha influito direttamente sulla vita e sulle vicende personali di quasi cinque generazioni di biaschesi. Prima del Politeama è infatti nato, nel 1902, il Circolo Operaio Educativo e Ricreativo (COER), per iniziativa del movimento operaio di tendenza socialista, che aveva fra i suoi aderenti numerosi ferrovieri (a quell’epoca se ne contavano più di 300 a Biasca) e scalpellini venuti dalla vicina Italia per contribuire all’opera di costruzione della rete ferroviaria…….

Il secondo dopoguerra era però stato caratterizzato da forti tensioni politiche e partitiche, con una società che viveva divisa fra i vari schieramenti. Così i liberali si costruirono un loro centro di riunioni e intrattenimento con il Salone Olimpia. Allora era quasi un disonore per un liberale varcare la soglia del Politeama o per un socialista varcare quella dell’Olimpia. Il sindaco Alfredo Giovannini, ad esempio, fu visto più di una volta giurare (anzi: promettere) che mai avrebbe mai messo piede in Politeama.

Ma durante un movimentato Carnevale una “famosa” Mont Blanc lo smascherò. E le due mascherine che lo cullavano nella carrozzella e lo accompagnavano chi erano mai? La Dora e la Luciana.

Politeama a Biasca. Comune di Biasca.

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Politeama a Biasca. Entrata.

Politeama a Biasca. Ruspe al lavoro per la demolizione.

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