Un Matrimonio che s’ha da fare (e che non si farà)
Un Matrimonio che s’ha da fare (e che non si farà)
Archivio storico Città di Lugano
Il processo a Pietro Bonesana (Bedano, 1816)
La collana “Pagine storiche luganesi”, edita nel 1984, inaugura con questo volume una nuova serie dal titolo “Processi”, volta a valorizzare gli atti civili e penali del vecchio Tribunale distrettuale di Lugano, conservati all’Archivio storico della Città. Questi documenti, sorprendenti per la loro capacità di trasportarci nella quotidianità del loro tempo, permettono di cogliere svariati aspetti della vita materiale degli abitanti delle terre ticinesi dal Cinquecento al volgere dell’Ottocento. I processi raccontano di omicidi, risse, minacce, furti e delitti di ogni genere, profondendosi in curiosi aneddoti e in preziose testimoniane antropologiche.
Antonio Gili e Damiano Robbiani
Casa editrice: Edizioni Città di Lugano. Archivio storico
Autore pubblicazione: Montorfani Pietro, Garré Roy
Il libro è reperibile presso:
Archivio storico
Piazza Carlo Cattaneo 1
6976 Castagnola
t. +41 58 866 68 50
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Archivio Museo della Memoria: MDM0191
Foto
1. Copertina
2. Pianta del paese di Bedano nella prima metà del XIX secolo
3. La cappella di Giocondo e Luigi Albertolli (1829), in via Campo Sportivo, dove un tempo sorgeva la “Cappellaccia”. (fotografia ASL)
4. Chiesa parrocchiale dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, Gravesano. (ASTi, fondo Vincenzo Vicari)
5. L’antico pretorio, terzo edificio a sinistra, in una veduta di Lugano del 1849. Carlo Bossoli, Piazza Grande, tempera su carta. 49 x 68 cm (Collezione Città di Lugano)
6. L’avvocato Antonio Albrizzi (1773-1846) in un ritratto di anonimo (Collezione privata)
7. Strada verso San Pietro a Gravesano, ca.1940 (ASTi, fondo Vincenzo Vicari)
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.