Video 2/7 – Il lavoro
Video 2/7 – Il lavoro
Nadia, dopo la formazione in sartoria, comincia giovanissima a lavorare nell’ombrellificio Ghirlanda di Lugano quindi, con tanta iniziativa, passa alla produzione di abbigliamento arricchendosi di nuove esperienze sempre nello stesso ambito, fino a quando la mamma le presta i soldi per ritirare il piccolo negozio di alimentari del paese, che gestirà durante tredici anni. Al contrario, la sorella Carmen rimane fedele per parecchi anni allo stesso posto lavorativo, prima di sposarsi con Silvano Fontana, nato nel 1932, e dedicarsi alla famiglia. A differenza dei nostri giorni, a Cadro c’erano due macellai, due panettieri e la latteria. Carmen ricorda come negli anni della seconda guerra mondiale, all’età di quattordici anni, era stato difficile dare gli esami poiché quasi tutti gli esaminatori erano assenti a causa della mobilitazione. Una volta superati gli esami si impiega in un negozio di alimentari per 60 franchi al mese, che arrotonda con i pochi centesimi di mancia che riceve con le consegne a domicilio; con quei piccoli compensi, mamma Virginia pagava il latte per un mese per tutta la famiglia. Curioso il ricordo della linea tranviaria Lugano-Cadro-Dino, quando le giovani di Villa Luganese raggiungevano la stazioncina con gli zoccoli ai piedi, che nascondevano fra i sassi di un muro a secco, per poi calzare le scarpe, scendere con il tram a Lugano a lavorare e ripetere lo stesso gesto al ritorno.
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Archivio Museo della Memoria: MDM0477
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.