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Vira Gambarogno e la sua chiesa di San Pietro

Vira Gambarogno e la sua chiesa di San Pietro

1918
Frida Spinella e Adriana Parola Sassi
Frida Spinella-Vanolli

1918 – Partita di bocce a Vira Gambarogno

Il villaggio è adagiato direttamente sulla riva del lago e i suoi abitanti una volta vivevano di pesca e di agricoltura. Il magnifico nucleo, ben conservato, è meta di turisti e di visitatori locali. Dalla riva del lago si passa prima alla zona collinare che ospita i castagneti per poi raggiungere la montagna con i suoi boschi di faggi.

La sua chiesa parrocchiale dedicata a San Pietro (…) “Forse fondata già in epoca proto-medievale, l’edificio ottenne l’odierno aspetto nel sec. XVII, e soprattutto nel 1804. È posto su un basamento in parte artificiale, direttamente sulla riva del lago (…) Su un lato si erge il notevole campanile rialzato nel 1852 (…) Da “Guida d’arte della Svizzera italiana” di Bernhard Anderes – Edizioni Trelingue 1980.

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Perchè c'è questa targa commemorativa nella piazzetta-parcheggio a Vira Gambarogno intestata a J.A.Pietzcker?

La leggenda (ed in particolare sull'arrivo della famiglia a Vira)

Nel 1870 la famiglia era arrivata a Vira con un gruppo di nomadi. Si erano accampati sotto il ponte. Proprio in quei giorni era nato un bimbo. Prima di proseguire il loro viaggio era stato battezzato nella chiesa di San Pietro. Dopo molti anni, tramite una banca di Zurigo, ha potuto ritrovare il paese dove era nato. Ha deciso di devolvere una considerevole cifra al comune di Vira come segno di riconoscimento verso le tante persone che avevano aiutato la sua mamma. Ha finanziato la trasferta in treno da Vira a Zurigo del signor Giuseppe Martignoni (sindaco o segretario comunale) per portare a Vira la somma ricevuta. I soldi erano serviti per pagare i debiti del comune.

La corretta vicenda - documentata - redatta da Fabio Chierichetti (che ringraziamo di cuore per il contributo)

“Si tratta di un’informazione in parte errata, segnatamente per quanto riguarda l’arrivo della famiglia a Vira e la nascita di un bimbo sotto il ponte. Il padre di John Pietzker era giunto a Vira nel 1867 e si era subito ed eccezionalmente naturalizzato. Il bimbo era invece nato nel 1870 a Dessau (D), paese d’origine della madre.”

Sotto potete scaricare la scheda realizzata da Fabio Chierichetti su questo personaggio e pubblicata col titolo Personaggi illustri dello stradario del Comune di Gambarogno sul “Bollettino della Società Storica Locarnese” n. 16, 2022, pp.102-105 che sconfessa la storia fantasiosa della famiglia zingara e della nascita sotto il ponte.

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Ritratto di J.A. Pietzcker

Clicca qua per ingrandire la foto

Laggi l'articolo del Bollettino della Società Storica Locarnese su Pietzcker cliccando qua. (le pagine sono estratte dal bollettino n. 26 (2022), pagine 102-105.)

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Articolo apparso su Popolo e Libertà del 20.12.1937

Commento ricevuto da Alberto Leggeri

Con la redazione della prima carta geografica nazionale Svizzera (detta Carta Dufour) 1845-1865, si stabilì che l'altezza sul livello del mare di ogni località dovesse coincidere con quella del campanile della chiesa principale. In virtù di questo principio e della posizione della chiesa di Vira G. il Comune venne considerato, fino al l'aggregazione nel Comune di Gambarogno, come quello più basso di tutta la Svizzera (196 m/slm). Quello di Juf (Avers/Grigioni), il più alto (2126 m/slm), che è pure la località abitata tutto l'anno più alta di tutta l'Europa.

Vedi il fondo Spinella su Vira Gambarogno e la sua chiesa di San Pietro cliccando qua.

Vai al dossier completo del Fondo fotografico Frida Spinella-Vanolli cliccando qua.

Vai al dossier FOTOGRAFIE - Museo della Memoria cliccando qua.

Archivio Museo della Memoria: MDM0098

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  • Atte-Museo della Memoria

    Grazie, signor Leggeri, molto interessante e prezioso il suo commento. Saluti. Adriana Parola

  • fabio1663

    Gentili signore, egregi signori, leggo su una pagina del sito lanostrastoria.ch intitolata “Vira Gambarogno e la sua chiesa di San Pietro” questa notizia riguardante John Alexander Pietzcker: “Nel 1870 la famiglia era arrivata a Vira con un gruppo di nomadi. Si erano accampati sotto il ponte. Proprio in quei giorni era nato un bimbo. Prima di proseguire il loro viaggio era stato battezzato nella chiesa di San Pietro. Dopo molti anni, tramite una banca di Zurigo, ha potuto ritrovare il paese dove era nato. Ha deciso di devolvere una considerevole cifra al comune di Vira come segno di riconoscimento verso le tante persone che avevano aiutato la sua mamma. Ha finanziato la trasferta in treno da Vira a Zurigo del signor Giuseppe Martignoni (sindaco o segretario comunale) per portare a Vira la somma ricevuta. I soldi erano serviti per pagare i debiti del comune.”

    Si tratta di un’informazione in parte errata, segnatamente per quanto riguarda l’arrivo della famiglia a Vira. Nell’archivio del comune è conservata una cartelletta che permette di ricostruire correttamente la vicenda. Allego alla presente la scheda da me realizzata su questo personaggio e pubblicata col titolo Personaggi illustri dello stradario del Comune di Gambarogno sul “Bollettino della Società Storica Locarnese” n. 16, 2022, pp.102-105 che sconfessa la storia fantasiosa della famiglia zingara e della nascita sotto il ponte. Sull’argomento dello Stradario, terrò una conferenza a Caviano il prossimo 21 ottobre. Vi prego quindi di correggere senza indugi la nota relativa a questa persona sul vostro sito.

    Cordialmente

8 agosto 2022
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