I Patriziati - Le leggi
I Patriziati - Le leggi
È la quinta ed ultima puntata del ciclo dedicato alla storia del Patriziato curato da Silvano Delgrande per la trasmissione radiofonica «Vecchia Svizzera Italiana». Questa puntata andò in onda il 7 giugno 1973. Con lui sono gli storici Gianluigi Barni, Gigliola Soldi Rondinini e Rinaldo Boldini.
Durante l'Elvetica vi furono diversi tentativi volti a far recepire i principi della Rivoluzione francese, ma che nella maggior parte dei casi urtavano il patriziato come classe dirigente e la vicinanza come comunità generica. Ad esempio, una legge del 1799 prevedeva l'obbligo del comune di assegnare in godimento ai cittadini dei beni da coltivare, ma netta fu l'opposizione sostenuta dalla pratica tradizione di accesso condiviso aibeni forestali.
In questa puntata, si sottolinea pure il dualismo comune /patriziato in Ticino e Grigioni: in Ticino il patriziato è più forte dal punto di vista economico, mentre in Grigioni è più forte in ambito politico perché, ad esempio, può concedere il diritto di cittadinanza. Fino alla Rivoluzione francese, la formula comunale - omnes et singuli civi - rimase un obbligo collettivo e una responsabilità solidale.
Al termine della trasmissione radiofonica, si ricorda che, fino al 1830, si ritorna al periodo di restaurazione; poi, dal 1830, si ha una nuova apertura comunale (Einwohnerprinzip). Infine, Barni ricorda i principi di Montesquieu secondo cui ogni paese, valle o stato ha le proprie caratteristiche per cui un'ideologia - in questo caso i principi della Rivoluzione francese - non può essere né esportata, né recepita per obbligo o a piacimento.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.