La poesia dopo il Sessantotto
La poesia dopo il Sessantotto
Il Sessantotto produsse cambiamenti in ogni ambito: dalla politica alla moda, dalla musica alle consuetudini sociali, dal modo di viaggiare a quello d'intendere il lavoro. Anche la letteratura ne venne toccata perché, così insegnavano maestri come Maria Corti, compito della letteratura è proprio quello di immaginare forme di esistenza alternative, Franco Fortini arrivando a sostenere che la poesia è prefigurazione dei rapporti sociali come potrebbero essere in una società più giusta.
Questo servizio di Valerio Riva, intitolato La poesia italiana dal 65 al 75. Poeti under 23, andò in onda nella trasmissione «Enciclopedia TV» il 27 ottobre 1975. Documenta quattro giornate (alla galleria d'arte La Tartaruga di Plinio De Martiis) dedicate alla poesia per tracciare un bilancio sulla «nuova leva» di poeti apparsi alla ribalta dopo la contestazione del 1968. Alcuni fra i più significativi parlano delle loro esperienze e di riviste letterarie quali «Tam Tam», «Pianura», e del «Gruppo 63».
Assieme con l'attore Vittorio Gassman, nel servizio vediamo i poeti e scrittori Adriano Spatola, Giulia Niccolai, Elio Pagliarani, Nanni Cagnone, Piera Oppezzo, Tomaso Kemeny, Sebastiano Vassalli, Raffaele Perrotta, Adriano Accattino, Alfredo Giuliani E Valentino Zeichen.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.