1935 - Catastrofe aviatoria in Mesolcina
1935 - Catastrofe aviatoria in Mesolcina
Il 20 luglio 1935, un Douglas bimotore della Compagnia olandese KLM partì da Taliedo alle 11.30 con meta Amsterdam.
V'erano a bordo, tra equipaggio e passeggeri, 13 persone: un numero che non apparve a nessuno infausto fin quando il velivolo, giunto nell'alta Mesolcina, si trovò in mezzo ad un uragano che fece perdere la direzione al pilota.
Un passeggero, il giornalista Vanbangben, annotò sul suo notes gli ultimi spaventosi momenti:
"3000, 2800, 2300 metri... Caliamo terribilmente.
Ci sono delle scariche di fronte e intorno a noi.
Ancora fulmini... L'altimetro segna 2200 metri."
Novecento metri sotto v'era Pian San Giacomo e qui cadde il velivolo alle 12.47.
Il giornalista don Francesco Alberti, che si trovava in vacanza a San Bernardino, fu uno dei primi a giungere sul posto della sciagura: fece ancora in tempo a dare l'estrema unzione alla "hostess" che si era lanciata fuori dal velivolo quando stava per toccar terra e morì poco dopo.
Le 13 salme furono deposte nella cappella di Pian San Giacomo, decorata da mani pietose con rami di abete e fiori di montagna: l'omaggio alle vittime di un disastro che il pilota aveva cercato di evitare tentando, all'ultimo momento, un atterraggio su una radura in leggera pendenza. Nella manovra, l'apparecchio urtò tuttavia contro un filo a sbalzo, che troncò netto un'ala.
Testo estratto dal libro "A cielo aperto" di Plinio Grossi, pubblicato da Armando Dadò Editore
Anche i giornali dell’epoca riportarono contributi sulla sciagura del Pian San Giacomo.
Estratto da Gazzetta Ticinese del 22 Luglio 1935
“Un grande trimotore Fokker della Compagnia olandese K. L. M. sbattuto dalla tempesta, precipita sui Piano di San Giacomo, sfracellandosi. Tredici morti, quasi tutti olandesi.
Il «Kraal », grosso trimotore tipo Fokker della Compagnia olandese di navigazione area K. L. M., che faceva servizio ordinario sulla linea Milano-Zurigo-Amsterdam, è precipitato sabato sul Piano di San Giacomo, per cause non ancora ben chiarite. Le tredici persone che si trovavano a bordo, quasi tutte olandesi, sono perite. L'apparecchio, ch'era pilotato dal comandante P. Van der Feyst, si è diviso in due e conficcato di punta nel terreno, sfasciandosi completamente. …”
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L’articolo della Gazzetta Ticinese del 22 Luglio 1935 termina così:
… “I fotografi, dilettanti e professionisti, hanno fatto miracoli; già da ieri mattina si potevano vedere in molte vetrine di San Bernardino, di Bellinzona e di Lugano, delle nitide fotografie del grave sinistro, molte delle quali appariranno oggi sui giornali illustrati svizzeri ed esteri.”
Ecco delle foto della catastrofe prese da ETH-Bibliothek Zürich, Bildarchiv/Stiftung Luftbild Schweiz ©
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Archivio Museo della Memoria: MDM0605
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L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.