Memorie di cose minute
Memorie di cose minute
Edizioni Fontana, Lugano-Pregassona, 2009
Per la scheda del libro clicca qua.
Il libro contiene trentotto racconti che hanno sempre come sfondo il villaggio di Arogno, con la sua valle, le sue montagne, la sua gente: una località adagiata in una bella conca tra le terre italiche di Campione e Lanzo d'Intelvi, che oggi conta all'incirca mille anime. Il villaggio è ricco di storia e di storie. Può esibire vestigia longobarde dell'VIII secolo d.C., preziose opere barocche dei suoi maggiori artisti emigrati nelle prestigiose corti del nord Europa, squarci di civiltà settecentesca che compongono angoli suggestivi e amene piazze. Ma può restituire anche numerose storie, curiose testimonianze di una vita in gran parte già dimenticata, di un passato ancora recente ma già lontano anni luce dalle giovani generazioni.
Nello spirito della collana cui appartiene (Arogno racconta), il libro si propone soprattutto di raccontare, e in questo raccontare si situano la dimensione orale della testimonianza e la modestia di chi si affida al ricordo, talvolta impreciso e confuso, invece che a una documentazione scientificamente ineccepibile.
Nel ricordo raccontato ritroviamo talvolta gli ingredienti della favola: personaggi bizzarri, situazioni impreviste, scenari insoliti e vicende accattivanti, in bilico tra fantasia e realtà. Da un racconto all'altro, il libro rievoca l'uccisione dell'ultima aquila, nel 1949, il fortunoso rientro da una spedizione di contrabbando attraverso il Sighignola, i giorni della mobilitazione generale nella seconda guerra mondiale, le comicissime gaffes degli attori della compagnia teatrale, i giochi di una volta, il continuo peregrinare dei venditori ambulanti e così via: trentotto scenari, altrettante vicende appartenute a un passato collocato in gran parte nella prima metà del Novecento, quando ci si stupiva ancora per l'invenzione della penna biro. Ognuno vi troverà un pezzetto della propria vita o di quella dei propri antenati. E ognuno, così sperano i curatori del libro, nel leggere il passato, sarà stimolato a riflettere sul mondo in cui viviamo.
Biografia di Mario Delucchi
Mario Delucchi è nato ad Arogno nel 1940. Dopo gli studi magistrali ha insegnato per undici anni nelle scuole elementari e maggiori di Viganello, assumendone la direzione per un breve periodo. Dal 1973 al 1976 è stato ispettore scolastico nel mendrisiotto e, in seguito, formatore di docenti e coautore di metodologie nel campo della didattica della matematica. Dal 1978 al 1999, anno in cui si è ritirato dalla vita professionale, ha coordinato il settore delle scuole elementari nell’ambito del Dipartimento dell’Istruzione e della Cultura del Canton Ticino.
Celso Tantardini
Asilo Arogno, anno 1940-41
Ombrellaio
Arogno, alunni della terza, quarta e quinta elementare 1940/1941. Il grande stabile che si vede alle spalle della classe è casa Medici, mentre quello di fianco di cui si scorge l'angolo è casa Maini.
Il maestro è Venero Delucchi di Vico Morcote. Seguono, nella fila in alto da sinistra: ??, Enzo Tschui, James Cairoli, Luciano Puricelli, Athos Romanzini e Silvano Romano. In seconda fila, da sinistra: Odette Lanfranconi, Laura Sartori, Stefania Tantardini, Gianna Firpo, Caterina Pesciallo, Flavio Leonardi, Gottardo Prestinari e Dario Minini. Terza fila, da sinistra: Renata Ferrari, Mariuccia Matazzi, Silva Ferrari, Lice Guidi, Nerina De Maria, Graziella Togni, Rosalia Malacrida, Marisa Firpo, Yole Minini e Franca Sala. Seduti davanti: Ezio Togni, Adriano Navone, Raimondo Tantardini, Adriano Piffaretti, Livio Torri, Alfio Tantardini, Osvaldo Righetti e Celso Prestinari.
Vai al dossier Arogno cliccando qua.
Vai al dossier LIBRI e ARTICOLI - Museo della Memoria cliccando qua.
Archivio Museo della Memoria: MDM0604
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.