La luna delle bionde, storie di contrabbandieri e di esuli in Val Mara.
La luna delle bionde, storie di contrabbandieri e di esuli in Val Mara.
La luna delle bionde, storie di contrabbandieri e di esuli in Val Mara.
Fontana Edizioni, Lugano-Pregassona, 2003
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NOTTI SENZA LUNA
Testimonianze inedite di contrabbandieri-spalloni che negli anni della seconda guerra mondiale hanno trasportato le merci più disparate attraverso la frontiera italo-svizzera, percorrendo nottetempo gli impervi sentieri del Sighignola e del Generoso. Vicende umane a volte tragiche, a volte caratterizzate da tratti di umanità transfrontaliera, che vanno al di là di uniformi, passaporti, nazionalità. Avvenimenti che testimoniano di anni di povertà, di difficoltà, di coraggio, di incoscienza. Tutti a cavallo del confine, questa maledetta/benedetta linea che divide e che, in certi frangenti, decideva della vita delle persone. Di qua la vita, di là la morte. Il tutto trattato con la passione e il rigore che contraddistinguono le opere di Delucchi, profondo e appassionato conoscitore delle sue terre. Ecco quindi tornare alla memoria contrabbandieri, spalloni, guardie di confine, esuli politici, faccendieri, gente che ha dovuto confrontarsi, spesso in modo drammatico, con la Storia e che ha dato vita a innumerevoli storie di confine.
Mario Delucchi è nato ad Arogno nel 1940. Dopo gli studi magistrali ha insegnato per undici anni nelle scuole elementari e maggiori di Viganello, assumendone la direzione per un breve periodo. Dal 1973 al 1976 è stato ispettore scolastico nel mendrisiotto e, in seguito, formatore di docenti e coautore di metodologie nel campo della didattica della matematica. Dal 1978 al 1999, anno in cui si è ritirato dalla vita professionale, ha coordinato il settore delle scuole elementari nell’ambito del Dipartimento dell’Istruzione e della Cultura del Canton Ticino.
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Guardie di confine
Contrabbandieri in 1912 Maglio di Colla. ©Collezione Roberto Knijnenburg
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Archivio Museo della Memoria: MDM0606
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.