Il Natel: esempio di convergenza linguistica
Il Natel: esempio di convergenza linguistica
Quando, il primo febbraio 1995, andò in onda questo servizio di Riccardo Tettamanti al «Telegiornale», il Natel compiva vent’anni. Mentre il resto del mondo parlava di «telefono cellulare», in Svizzera si designava lo stesso oggetto con il termine «Natel».
La parola entrò in circolazione nel 1975, quando le PTT decisero di introdurre in Svizzera una rete di telefonia mobile per i veicoli, chiamata Nationales Auto-telefonnetz (letteralmente “rete nazionale telefonica per le auto”). Lanciata nel 1978, la rete Natel A, progettata per i mezzi mobili, dopo due anni fu sostituita dalla rete Natel B, alla quali si potevano collegare i primi radiotelefoni «portatili» (le virgolette si rendono necessarie perché gli apparecchi pesavano circa 12 kg). Nel 1987 fu introdotta la rete Natel C e nel 1992 si passò alla Natel D, basata sul sistema GSM presentato in questo servizio.
Se il termine «Natel» — usato per indicare non tanto la rete, quanto piuttosto il dispositivo mobile — fu divergente rispetto alla denominazione in corso nel resto del pianeta, ebbe nondimeno il pregio di fungere da convergenza lessicale per tutt’e quattro le regioni linguistiche della Svizzera.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.