Agostino Piccardi: «Militi ticinesi in Polonia nel 1946»
Agostino Piccardi: «Militi ticinesi in Polonia nel 1946»
Il 2 aprile 1999, Agostino Piccardi fu ospite della trasmissione televisiva «Mi ritorna in mente», durante la quale egli commentò il filmato amatoriale che realizzò nel 1946 quando fu tra i militi ticinesi diretti in Polonia con un treno sanitario svizzero per riportare in patria alcuni profughi polacchi. Il filmato originale è assai più lungo di quello mostrato in televisione. Minuziosamente descritto, è conservato nel Fondo Privati degli archivi RSI e dura 47 minuti. Il pregio della versione andata in onda nella trasmissione «Mi ritorna in mente» risiede nel fatto che a commentare le immagini è lo stesso Agostino Piccardi.
Nelle pagine del settimanale «Rivista di Lugano» è il musicologo Carlo Piccardi a ricordare non solo la figura nel padre Agostino ma anche quella di Iris Manfrini che, dal 1945 al 1946, prestò servizio al campo di raccolta profughi di Sankt Margrethen, ultimo campo attivo in Svizzera. Nel 1946 Iris Manfrini fece parte del convoglio incaricato di riportare in Polonia un gruppo di soldati e di civili polacchi, arrivati in Svizzera dopo essere stati liberati da un campo di concentramento nazista.
Scrive Carlo Piccardi:
Ambedue facevano parte del distaccamento della Polizia dell'esercito che faceva da scorta sul treno che, nel gennaio del 1946, rimpatriò i rifugiati polacchi a Varsavia. Di mio padre conservo il filmato amatoriale in 8mm (della durata di quasi 30 minuti) in cui compare anche Iris Manfrini, che documenta quel viaggio: la traversata dell'Europa centrale con le immagini delle devastazioni dovute ai bombardamenti, soprattutto della capitale polacca completamente distrutta, non dai bombardamenti bensì dal minamento casa per casa operato dai nazisti su ordine di Hitler, dopo la repressione della rivolta scatenata dalla resistenza polacca che non ebbe il sostegno dell'Armata rossa rimasta inattiva al di là della Vistola su ordine di Stalin. Tale filmato fu presentato una ventina di anni fa nella rubrica «Mi ritorni in mente» condotta da Bigio Biaggi alla RSI, dove è conservato in versione digitale.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.