C’era una volta il Politeama voluto e costruito dagli operai
C’era una volta il Politeama voluto e costruito dagli operai
Il Politeama nacque dall’iniziativa del Circolo Operaio Educativo e Ricreativo, fondato nel 1907 per iniziativa del movimento operaio di tendenza socialista che aveva fra i suoi aderenti numerosi ferrovieri (a quell’epoca se ne contavano più di trecento a Biasca) e degli scalpellini giunti dalla vicina Italia a dar man forte a quell’industria in fase di sviluppo con l’avvento della ferrovia.
Lo scopo del Circolo Operaio, che in un primo tempo stabilisce la sua sede in due locali in centro Biasca, riguarda la promozione della cultura in generale. Ben presto quei locali sono forniti di libri e il Circolo organizza corsi di lingua italiana per gli svizzeri di lingua tedesca.
La volontà di creare una casa sociale si concretizza, come detto, sabato 15 dicembre 1928, quando viene inaugurato il Teatro Politeama realizzato a tempo di record con il lavoro volontario degli aderenti al Circolo Operaio ed i contributi finanziari del popolo.
L’incontro con Atea Rivera-Starnini, classe 1914, pensato per farci raccontare l’atmosfera delle feste danzanti, ci ha fortunatamente portati a conoscere per suo tramite anche un socio fondatore del Circolo operaio: suo padre Pietro Starnini.
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Archivio Museo della Memoria: MDM0876
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.