Il baco da seta nel cantone Ticino
Studio interessantissimo dell'Ing. Forestale Mansueto Pometta, Lugano
…. Vediamo dunque in sessanta anni scendere la quantità ticinese dei bozzoli notificati da chilogrammi 253'617 a 12'187 nel 1928, e si può ritenere che nel 1931 la produzione non sarà che la centesima parte circa di quella del 1871. I Comuni con allevamento erano nel 1893 ancora 148, nel 1928 cento sono persi, non abbiamo che 48. Gli allevatori erano 4328 nel 1889, e furono 348 nel 1928, perdendone poco meno di 4000. Dei distretti abbandonano il campo, Leventina nel 1901, Vallemaggia nel 1903, Riviera nel 1915, definitivamente nel 1924; Locarno nel 1917-1921; Bellinzona nel 1919-1923; non restano che Lugano e Mendrisio. ….
Estratto dall'articolo apparso su Illustrazione Ticinese nel 1933.
DAL BACO al TESSUTO di SETA. Sotto, i bacolini, consumato il foraggio precedente, si arrampicano sulle nuove foglie di gelso: sopra, la salita dei bachi al bosco.
La formazionr e l'assortimento
Il telaio meccanico dall'alterna spola che intreccia gli organzini sulla rete delle trame, formando la stoffa.
Se non ci fosse MONNA MODA, il baco da seta non avrebbe nessuna ragione di essere coltivato. Un completo «in romain», stampato in rosso e bianco.
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Per gentile concessione del Corriere del Ticino.
Archivio Museo della Memoria: MDM0857
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.