Pianta dell' aula delle scuole di Molino Nuovo - Lugano nel 1954
Pianta dell' aula delle scuole di Molino Nuovo - Lugano nel 1954
Da un quaderno della 3a. classe elementare; lezione di geografia del dicembre '53 e gennaio 1954, maestro De Stefani.
Testo: "Il nostro palazzo scolastico si trova in Via Trevano , Venne costruito nel 1904 cioé cinquant'anni fa. Allora contava tre piani e adesso ce ne sono quattro. A' 24 aule...ecc. La nostra aula si trova al secondo piano nell'ala maschile. Guarda sulla Via Trevano e sugli orti scolastici, é di forma rettangolare . Ha cinque finestre : tre a est e due a nord.."
Comento: per noi che abitavamo alla Resega di Porza, il tragitto casa- scuola, a piedi era lungo e nelle stagioni fredde e con pioggia e neve assai faticoso. Qualche volta si rimediava un passaggio, la bici di mamma e sorella e poche le auto, a volte aggrappandoci al carretto del "Cecchin " della fattoria di Cornaredo. Unico mezzo pubblico era il tram, ma non era per noi, e il capolinea era la situato alla "Gerra" davanti al cimitero di Lugano.
Della mensa scolastica non se ne parlava. Da rilevare, come a quei tempi, vi era la separazione tra maschi e femmine. Mi sono meravigliato di constatare come la lezione di geografia, partiva dai punti cardinali e dalla bussola per descrivere esaustivamente il territorio, e le piante dei fabbricati! alla prossima puntata.
Caro Alberto, la consuetudine di far disegnare la piantina dell'aula è molto più vecchia, vedi quella del 1932 delle scuole di Cassarate disegnata da mia madre. I banchi erano 15 (qui solo 14) , ovviamente non c'erano le classi di 20 allievi al massimo, si era piuttosto sui 30 se non di più! Avevate anche voi la cassa della sabbia ? Serviva proprio per geografia, si faceva il rilevo. le valli, e i fiumi con i fili fdi lana blu.... lanostrastoria.ch/entries/EDkn...
Carissimo Claudio, non ho un ricordo certo sulla “cassa della sabbia” ma , scorrendo l’unico quaderno delle scuole elementari non se ne fa un accenno. Per contro, nel capitolo “geografia “ si entra nel dettaglio partendo dai punti cardinali fino a descrivere i luoghi e i rioni e le vie di fino alle montagne che circondano la città. Tant’è vero che Molino Nuovo (cito) era un grande prato chiamato”la campagna dei preti perché quasi tutti i prati appartenevano alla chiesa di San Lorenzo. Chiesa che descrivo il 24 maggio del ‘54, con tanto di disegnino della bellissima facciata con il magnifico rosone. Cordialmente dal Ticino e un augurio per la tua salute, Alberto