La Bregaglia tra celebrità ed emarginazione
La Bregaglia tra celebrità ed emarginazione
La geografia e la storia hanno portato ad un relativo isolamento della Valle Bregaglia, confrontata come altre vallate alpine con lo spopolamento, il pendolarismo degli attivi e la difficoltà a trattenere sul posto le nuove generazioni. Un tempo attraversata da importanti vie di traffico che hanno fatto la fortuna di alcune famiglie, la Bregaglia è stata emarginata con la perdita di Chiavenna da parte dei Grigioni, poi con la decadenza generale dei passi alpini grigionesi (in particolare del Settimo) e molto più recentemente con l'apertura del traforo del San Bernardino, tutti fattori che hanno contribuito a deviare altrove i flussi di transito.
In una comunità che ha dato al mondo personalità di grande levatura intellettuale e artistica, i giovani aspirano a farsi una posizione e a imparare professioni nuove ed attrattive. Mentre le giovani intelligenze sono attirate dai centri fuori valle, dove trovano possibilità di formazione e d'impiego adeguate alle loro aspirazioni e vocazioni, la Bregaglia deve ricorrere alla manodopera frontaliera per svariate mansioni nell'edilizia e nel settore primario.
La confessione riformata ha contribuito a rafforzare l'identità collettiva dei bregagliotti e la Valle dispone di alcune carte da giocare, in particolare nel settore turistico. In questo ambito può valorizzare il paesaggio e il suo patrimonio culturale e profittare così di un turismo di qualità, che apprezza proprio quelle oasi risparmiate dai grandi assi di transito e dalle infrastrutture per il turismo di massa e la società dei consumi.
Indicizzazione delle sequenze:
0:01-4:03 La centralità perduta della Bregaglia
10:16-13:33 L'esodo delle giovani intelligenze
14:49-17:57 L'economia locale segnata da un doppio pendolarismo
20:07- 24:21 Un'attività di nicchia: il turismo d'élite
Questo servizio di Fabio Bonetti eGianni Debernardis andò in onda il 15 maggio 1968 nella trasmissione «Prisma». È un ritratto storico, economico e sociale di questa valle del Grigioni italiano. Parlano: R. Maurizio: docente; A. Schena: impresario; Arpagaus: direttore degli impianti idroelettrici Albigna.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.