Intervista a Carla Ciocco Fumagalli
Carla Ciocco Fumagalli racconta la sua esperienza di giovane maestra a Braggio (ora comune di Calanca), dove arrivò nell’autunno del 1952, dopo aver conseguito la patente di maestra elementare alla Scuola Magistrale di Coira. Ricorda con affetto Braggio e i suoi abitanti, la scuola, gli allievi, la vita, l’impegno e l’entusiasmo della giovane insegnante con oggettività, energia, ricchezza di particolari, emozione, e tanta positività.
Biografia di Carla Ciocco Fumagalli
Carla Ciocco Fumagalli (1932-2019) ha scelto l’insegnamento perché “nel nostro piccolo mondo era una delle professioni più gradite e considerate”. Da Grono in Mesolcina parte dunque per Coira, che all’epoca sembrava lontanissima, per studiare alla Scuola Magistrale. Nel 1952 ottiene la patente di maestra di scuola elementare e, appena ventenne, inizia a insegnare a Braggio. Non c’era ancora la funivia che saliva da Arvigo, bisognava salire a piedi! Carla Ciocco Fumagalli insegnava e abitava, senza acqua corrente né riscaldamento, nello stabile della scuola dove esisteva un’unica aula. Gli allievi, ogni mattina, portavano la legna per accendere la stufa sia in aula che nella stanza della loro maestra. Nel 1954 vince il concorso di insegnante a Grono e, a malincuore, lascia Braggio e i suoi adorati allievi. Nel 1956 si sposa e si trasferisce nel Luganese dove si spegne il 31 luglio 2019.
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Archivio Museo della Memoria: MDM0268
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.