Affreschi di S. Maria del Castello a Mesocco – I mesi dell’anno: luglio e agosto
Affreschi di S. Maria del Castello a Mesocco – I mesi dell’anno: luglio e agosto
Luglio è il mese della mietitura con il falcetto a mezzaluna e l’ampio cappello per proteggersi dal solleone. Naturalmente i vestiti raffigurati appartengono all’ambito culturale degli artisti, quindi la Lombardia, non certo la Mesolcina.
Agosto: nell’iconografia tradizionale dei mesi dell’anno agosto è il mese dei malanni, delle febbri agostane e non delle vacanze. Ricordo che dopotutto fino a neanche due secoli fa persino nel piano di Magadino v’era la malaria! Il personaggio dunque, male in gamba appoggiato a un bastone e con la testa fasciata va a cercare le fialette con i medicamenti di allora.
Informazioni generali: La chiesa romanica di S. Maria del Castello è probabilmente stata edificata già nel primo millennio. Analisi dendrocronologiche indicano che un legno usato nel campanile risale al 1038. Chiesa a navata unica rettangolare con un coro chiuso ad abside poligonale con volta a crociera. Sulla parete esterna (ovest) un monumentale affresco di San Cristoforo che porta Gesù Bambino attraverso il guado.
La parete nord è interamente coperta da affreschi attribuiti alla bottega del Maestri Seregnesi e databili attorno al 1460, quindi verso la fine del medioevo. Vi sono rappresentarti scene della passione in alto, figure di santi e l’adorazione dei magi in mezzo e nel terzo inferiore una delle meglio conservate raffigurazioni dei mesi dell’anno: interessanti perché permettono di aprire una finestra sulle attività del tempo, ma anche sugli abiti, suppellettili e attrezzi usati allora.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.