Affreschi di S. Maria del Castello a Mesocco – I mesi dell’anno: maggio e giugno
Affreschi di S. Maria del Castello a Mesocco – I mesi dell’anno: maggio e giugno
Maggio: il cavaliere con la sua dama a cavallo: c’è chi vi vede una scena d’amore, ma i dettagli come il falco poggiato sul guantone e il cane che fiuta la traccia sul fondo indicano piuttosto trattarsi di una scena di caccia. Si noti l’ornato cappello del cacciatore.
Giugno la falce in pugno come dice il proverbio: il contadino, con un’ampia camicia aperta sul davanti falcia l’erba che darà il fieno per l’inverno. Da notare che la falce fienaia è praticamente identica a quella che era ancora in uso nella zona pochi anni fa.
Informazioni generali: La chiesa romanica di S. Maria del Castello è probabilmente stata edificata già nel primo millennio. Analisi dendrocronologiche indicano che un legno usato nel campanile risale al 1038. Chiesa a navata unica rettangolare con un coro chiuso ad abside poligonale con volta a crociera. Sulla parete esterna (ovest) un monumentale affresco di San Cristoforo che porta Gesù Bambino attraverso il guado.
La parete nord è interamente coperta da affreschi attribuiti alla bottega del Maestri Seregnesi e databili attorno al 1460, quindi verso la fine del medioevo. Vi sono rappresentarti scene della passione in alto, figure di santi e l’adorazione dei magi in mezzo e nel terzo inferiore una delle meglio conservate raffigurazioni dei mesi dell’anno: interessanti perché permettono di aprire una finestra sulle attività del tempo, ma anche sugli abiti, suppellettili e attrezzi usati allora
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.