Affreschi di S. Maria del Castello a Mesocco – I mesi dell’anno: settembre e ottobre
Affreschi di S. Maria del Castello a Mesocco – I mesi dell’anno: settembre e ottobre
Settembre: si prepara la vendemmia e quindi bisogna avere le botti pronte: il bottaio con una mazza sta dando il classico...un colpo al cerchio e uno alla botte! Interessante vedere gli attrezzi usati.
Ottobre: la raccolta delle castagne, che in Mesolcina giungono proprio fino al castello di Mesocco (con solo rari esemplari più a monte). La donna usa una pinza per raccogliere i ricci senza pungersi, l’uomo sembra un poveraccio, lacero e scalzo. Ai poveri era consentito raccogliere le castagne solo dopo una certa data prestabilita.
Informazioni generali: La chiesa romanica di S. Maria del Castello è probabilmente stata edificata già nel primo millennio. Analisi dendrocronologiche indicano che un legno usato nel campanile risale al 1038. Chiesa a navata unica rettangolare con un coro chiuso ad abside poligonale con volta a crociera. Sulla parete esterna (ovest) un monumentale affresco di San Cristoforo che porta Gesù Bambino attraverso il guado.
La parete nord è interamente coperta da affreschi attribuiti alla bottega del Maestri Seregnesi e databili attorno al 1460, quindi verso la fine del medioevo. Vi sono rappresentarti scene della passione in alto, figure di santi e l’adorazione dei magi in mezzo e nel terzo inferiore una delle meglio conservate raffigurazioni dei mesi dell’anno: interessanti perché permettono di aprire una finestra sulle attività del tempo, ma anche sugli abiti, suppellettili e attrezzi usati allora.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.