Intervista a Romano Fasani – La galleria del San Bernardino ieri, oggi, domani
Intervista a Romano Fasani – La galleria del San Bernardino ieri, oggi, domani
Intervista di Agnese Ciocco. Riprese e montaggio Aurelio Castagnoli.
Dall’inizio del ‘900 il passo del San Bernardino è stato regolarmente utilizzato per superare le Alpi da Sud a Nord e viceversa. Dopo l’inaugurazione della Ferrovia Bellinzona-Mesocco nel 1907, si creò subito un comitato per prolungarla fino a Thusis, il progetto venne approvato sia dal Cantone e sia dalla Confederazione, sospeso in seguito a causa del primo conflitto mondiale. Soltanto nel 1925 il traffico motorizzato venne autorizzato nei Grigioni.
L’avvocato Giuseppe a Marca di Mesocco fu il promotore del collegamento autostradale fra Mesocco e il Rheinwald, infatti nel 1930 nacque un comitato composto di rappresentanti del Moesano e della Val di Reno. La seconda guerra mondiale arrestò gli studi, ripresi con determinazione dal Cantone dei Grigioni, rispettivamente dal suo Ufficio tecnico, negli anni ‘50. Progetto ampiamente condiviso dalle autorità e dalla popolazione della Svizzera orientale.
Legittima è la domanda come mai per la realizzazione del primo tunnel autostradale in territorio svizzero si scelse il San Bernardino e non il Gottardo. La scelta cadde sul progetto grigionese molto probabilmente quale compenso per la mancata costruzione di un collegamento ferroviario attraverso le Alpi orientali, per soddisfare le rivendicazioni della Svizzera orientale e pure per evitare la concorrenza fra il traffico su gomma e quello ferroviario. Nel 1961 iniziarono i lavori, conclusi nel 1967. Dal 1° dicembre 1967 mesolcinesi e calanchini: studenti, deputati al Gran Consiglio, autorità e amministratori comunali, funzionari cantonali, militari e normali cittadini raggiungono la capitale del Cantone senza attraversare sette (!) cantoni (TI, UR, SZ, ZG, ZH, GL, SG).
L’impatto economico si è riscontrato soprattutto nel turismo, sia in Mesolcina, prevalentemente a San Bernardino, sia nella Valle del Reno.
Le zone industriali di San Vittore e di Ems esistevano prima del 1967, potendo usufruire di adeguati collegamenti ferroviari.
Dall’apertura del tunnel nel 1967 l’accesso stradale è stato gradualmente migliorato con la circonvallazione di diversi paesi e infine con l’apertura della galleria di San Fedele nel 2016.
L’impatto sul territorio è stato molto importante, in particolare nel territorio di Mesocco, seri i disagi causati dal traffico e dall’inquinamento.
Ripetutamente si è parlato di collegare la Mesolcina alla Val Chiavenna, attraverso il Barna verso Campodolcino prima e successivamente da Lostallo. Un progetto interessante, la cui realizzazione richiederebbe però l’ampliamento della strada. Fasani ricorda l’intervento suo e dell’allora collega in Gran Consiglio, l’attuale Consigliere agli Stati, Martin Schmid, con il quale i due politici del Circolo di Mesocco e della la Val di Reno si opposero fermamente all’ampliamento della N13, una strada percorribile da Mesocco a Thusis quasi soltanto a 80 km all’ora, con scarse possibilità di sorpasso.
Agli abitanti del Moesano l’attuazione del tunnel autostradale non ha portato molti cambiamenti, infatti essi guardano prevalentemente al Ticino e poco a nord, dove si parla un’altra lingua, contrariamente agli abitanti delle valli Bregaglia, Poschiavo e Monastero chiuse da un confine di stato.
Concludendo la galleria autostradale, aperta tutto l’anno, facilita e
intensifica le relazioni del Moesano con Coira e il resto del Cantone.
BIOGRAFIA DI ROMANO FASANI
Romano Fasani (1944-2021) nasce a Mesocco, ha frequentato la scuola elementare e la scuola secondaria. Ha studiato dapprima alla Scuola cantonale di Coira per poi seguire la formazione nell’edilizia e conseguire il diploma di capo cantiere, professione svolta sui cantieri della costruenda strada nazionale del San Bernardino. In seguito è stato commissario distrettuale (funzione nel frattempo abolita, i cui compiti sono ora attribuiti ai competenti servizi cantonali) e di responsabile della locale Banca Raiffeisen.
Intenso il suo impegno politico, nel Consiglio comunale e a due riprese, per un totale di dieci anni, quale sindaco di Mesocco, durante venticinque anni è stato deputato al Gran Consiglio retico, che presiedette nel 1995.
Il suo forte legame per il territorio, la vita contadina e le sue tradizioni si leggono nella pubblicazione Mudè, ai contadini e alla loro memoria.
Le poesie sono scritte nel dialetto locale:
I e nacc a mudé, i m’a miga tolt dre.
I a dicc che son tròpp penin.
Son sétou cun mi ava, e guardi sgiu vèrz el pais.
E védi el me pa cun su la blus,
e dre mi mama e una fila de bes’c.
Da Cèbia i e nacc fòra al pont de San Ròch,
e i e girèi su verz Andergi.
Adèss alla géisa de San Giusepp,
e scia anca i me do fradéi e la me surela.
I gh’a scia i védéi e quai vachen da lacc.
E stai più in la pèll, e voi na a vedei la nòssen vachen.
Mi ava la me crida dre da miga còr, da miga réghè.
Son gè dént in la stala, e guardi la bés`cen.
E scia anca mi ava, la gh’e parla al me pa.
Lui el rispond, el gh’e da del véi.
Perché isci i useva cui vecc a chel temp.
Pise tard, una volta per sta véa da schela
e na a Curina cui bes’c,
gh’o dumandou a mi mama
coma dig in talian alla maèstra na a mudè.
E lei la m’a dic: Na a cambiè stala.
Libera traduzione dal dialetto è a cura di Agnese Ciocco
Sono andati a cambiar stalla, non mi hanno portato con loro,
Hanno detto che sono troppo piccino.
Sto seduto con la mia nonna, e guardo verso il paese,
Vedo mio papà, indossa la blusa,
lo seguono la mamma e un fila di mucche.
Da Cebbia sono andati al ponte di San Rocco,
girando poi verso Andergia.
Ora, alla chiesetta di San Giuseppe
arrivano anche i miei due fratelli e mia sorella.
Hanno i vitelli e qualche mucca da latte.
Non sto più nella pelle, voglio andare a vedere le nostre mucche,
la nonna mi sgrida e raccomanda di non correre, di non cadere.
Sono già nella stalla, guardo le mucche.
Arriva anche la nonna, parla con il papà.
Le risponde dandole del voi.
Così ci si rivolgeva allora agli anziani.
Più tardi, una volta, per assentarmi dalla scuola
per andare a Corina con le mucche,
chiesi alla mia mamma
come dire in italiano, alla maestra, na a mudè*)
Andare a cambiare stalla, rispose.
*) trasferirsi con il bestiame da una stalla all’altra
IL LIBRO:
RPrint SA, 6600 Locarno 2014,
Romano Fasani, 6563 Mesocco
ISBN 978-88-907174-5-1
Vedi anche “La galleria autostradale del San Bernardino* - Wikipedia
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Archivio Museo della Memoria: MDM0572
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.