Il piazzale della chiesa di Gerra
Nei miei ricordi di bambina, la chiesa dove andavo con la mia madrina Ada, era il polo maggiore di tutta la vita sociale, i suoi richiami a campane, i suoi riti, scandevano il tempo. Le funzioni religiose erano ancora in latino, le parole, imparate a memoria, sorgono a volte ancora oggi nitide. Ero piccola ma non mi annoiavo per niente, ero affascinata dalla chiesa, dalle pitture, le statue, e mi piaceva cosí tanto poter participare, come i grandi, con i grandi, alle preghiere, ai canti, mi riempiva di un sentimento di appartenenza, di unità.
Sul piazzale ciottolato, c’era sempre qualcuno che passava. Sul suo bordo affiancato alla scalinata che saliva sull’alto del paese c’éra una piccola bottega. Mi ricordo della gola che mi facevano le “veneziane”, (panini al latte coperti di pezzetti di zucchero), che vendevano. Ogni tanto, quando avevo fatto “la brava”, l’Ada me ne comperava una.
L’Ada era nativa di Gerra, la sua famiglia Realini, a tenuto tanti anni un commercio, una bottega e ristorante. Quando ci sono stati i lavori di allargamento della strada principale, la sua casa nativa é stata distrutta, le ne é rimasto un grande rammarico, era come l’ultimo il simbolo del suo passato famigliare, ne parlava sempre con melancolia.
Ciao Christine, vedi anche il contributo su Gerra del MdM lanostrastoria.ch/entries/YkBn...
Grazie dell'informazione. Le foto sono magnifiche e evocano molti ricordi.
Perfetto. Sono contento.