Dante Isella parla di «Contro-passato prossimo»
Dante Isella parla di «Contro-passato prossimo»
Dapprima prodotto da Grytzsko Mascioni quindi da Gianna Paltenghi, «Pagine aperte» fu un programma della Televisione svizzera di lingua italiana dedicato alle novità librarie andato in onda tra il 1970 e il 1977, per riapparire nel 1984 prima di essere abbandonato. L’aspetto interessante del programma è che alla realizzazione parteciparono numerosi poeti, scrittori e intellettuali che, nei primi anni Settanta, orientarono le scelte editoriali dei più importanti editori lombardi. Scorrendo l’elenco dei conduttori, troviamo i nomi di Vittorio Sereni, di Stefano Agosti, di Maurizio Cucchi, di Cesare Garboli, per citarne solo alcuni. Per le pagine del portale «lanostraStoria.ch» abbiamo selezionato quelle puntate, nelle quali si parlò di opere di autori della Svizzera italiana oppure di autori che vi avevano soggiornato, oppure di autori vicini al confine svizzero perché era allora condivisa dai produttori del Dipartimento cultura della TSI (basti pensare a figure come Bixio Candolfi o Eros Bellinelli) la convinzione che bisognasse far propria una visione della Svizzera italiana come un territorio in continua osmosi culturale con la Lombardia.
Prodotta da Gianna Paltenghi, che è anche intervistatrice, questa puntata di «Pagine aperte» andò in onda il 26 giugno 1975. È una intervista al filologo e storico della letteratura Dante Isella, il quale parla di «Contro-passato prossimo», romanzo di Guido Morselli, che la casa editrice Adelphi pubblicò nel 1975, tre anni dopo che lo scrittore levò la mano su di sé. Con «Roma senza papa» del 1974, «Contro-passato prossimo» è uno dei due romanzi ucronici di Morselli, nel quale lo scrittore immagina che la prima guerra mondiale sia stata vinta, retrospettivamente, dagli imperi centrali. Dante Isella, che conobbe personalmente Morselli a Varese, fu tra quanti concorsero a creare la fama postuma dello scrittore.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.