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La formazione dei docenti della Scuola Media Unica

28 agosto 1979
RSI Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

In un articolo pubblicato nel 1977 sulle pagine dell?Annuario della Conferenza svizzera di direttori cantonali della pubblica educazione, Franco Lepori dedicò un paragrafo alla formazione dei docenti che sarebbero stati chiamati ad insegnare nella Scuola Media Unica del Canton Ticino.

«La formazione dei docenti

L'importanza annessa ai programmi, più in generale ai contenuti culturali e metodologici della scuola media, porta ovviamente a considerare il problema della formazione e dell'aggiornamento del corpo insegnante. Qualsiasi progetto innovativo passa attraverso la loro mediazione e, meglio, dovrebbe renderli protagonisti. Per quanto concerne la loro formazione, si devono distinguere due problemi: l'aggiornamento dei docenti che già insegnano nelle scuole del settore medio e che passeranno progressivamente all'insegnamento nella scuola media, e la formazione di base dei nuovi docenti.

Per quanto concerne i docenti già in carica nel settore medio l'art. 33 LSM prevede che essi siano abilitati all'insegnamento nella scuola media dopo aver frequentato appositi corsi di aggiornamento. Il regolamento sui corsi di aggiornamento con funzione abilitante è stato approvato dal Consiglio di Stato il 10 giugno 1976. Esso prevede l'obbligo per tutti i docenti di frequentare un corso in una materia liberamente scelta entro 7 anni a contare dal 1976. Ogni corso consente di valutare criticamente i programmi di ogni singola materia, di acquisire le conoscenze appropriate per poterli applicare e di condurre un'esperienza collegiale di applicazione dei medesimi programmi. La durata complessiva è di due anni e comprende quattro settimane di lavoro durante le due estati e circa 30 incontri quindicinali di mezza giornata durante i due anni scolastici. A capo di ogni corso è posto un animatore, scelto tra gli esperti e i consulenti di ogni singola materia. I corsi sono di tipo seminariale, con larga partecipazione dei docenti alla loro preparazione, al svolgimento e alla valutazione.

Accanto a questi corsi di base ne sono previsti altri di perfezionamento, di approfondimento e di ricerca, destinati a costituire une rete di occasioni non solo di aggiornamento, ma specialmente di riflessione e di elaborazione di proposte per un rinnovamento continuo dell'insegnamento.

Anche nel campo dell'aggiornamento dei docenti non mancano le difficoltà. Il Consiglio di Stato, per ragioni finanziarie, si è visto costretto a non concedere un riconoscimento dell'impegno di aggiornamento, sotto forma di due ore di sgravio dell'onere d'insegnamento. Ma, al di là di queste difficoltà d'ordine sindacale, i problemi dell'aggiornamento si intersecano con quelli dei contenuti culturali della scuola: aggiornare per quale insegnamento? formare per quali obiettivi culturali e pedagogici? Aggiornamento e elaborazione dei programmi risultano insomma due campi largamente intersecanti, da riunire in un'unica riflessione.

La formazione dei futuri docenti della scuola media ha fatto oggetto di larghe discussioni e di tenaci rivendicazioni. Si era, nel 1970/72, in periodo di sviluppo economico e demografico: il fabbisogno di insegnanti nuovi appariva elevato. Di fronte al previsto fabbisogno e alla discutibilità delle formazioni proposte dai centri universitari esistenti, si fece strada l'idea di creare un istituto di formazione dei docenti della scuola media nel Ticino, anche per soddisfare le aspirazioni di chi voleva una scuola di tipo superiore nel nostro Cantone, privo di centri universitari.

La legge sulla scuola media prevede dunque (art. 22) che tutti i futuri docenti abbiano una formazione superiore data sia dalla frequenza di studi per una durata di almeno 5 semestri in un'università, sia dalla frequenza di un Istituto di studi superiori di durata triennale creato nel Cantone.

Sulla base di tali studi il Consiglio di Stato abilita all'insegnamento nella scuola media tramite appositi corsi.

In questo settore il problema maggiore consiste nel rivalutare la proposta di creare un Istituto di studi superiori nel nostro Cantone alla luce della nuova realtà demografica, che ha portato a un ridimensionamento del fabbisogno dei docenti.»

Questo servizio di Graziano Terrani andò in onda il 28 agosto 1978 nella trasmissione «Il Regionale». È un'intervista a Piero Bertolini, collaboratore con il DPE per il progetto della nuova Scuola Media Unica. Bertolini si esprime a proposito dei corsi di aggiornamento per docenti di Ginnasio e Scuola Maggiore.

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