Il piano di attuazione della Scuola Media Unica
Il piano di attuazione della Scuola Media Unica
In un articolo pubblicato nel 1977 sulle pagine dell'Annuario della Conferenza svizzera di direttori cantonali della pubblica educazione, Franco Lepori elencò le basi politico-culturali della riforma che che promosse l'istituzione della Scuola Media Unica nel Canton Ticino:
a) Elevare il grado di preparazione culturale di tutta la popolazione.
Tale obiettivo va soprattutto a vantaggio delle classi popolari e viene raggiunto tramite un potenziamento della formazione dei docenti, ai quali si richiederanno almeno cinque semestri universitari e un'adeguata formazione psico-pedagogica, e tramite il potenziamento dei contenuti culturali reso possibile anche dalla struttura quadriennale sostituente quella triennale della scuola maggiore.
b) Porre tutti gli allievi dagli 11 ai 15 anni nelle medesime condizioni educative e di studio eliminando le attuali discriminazioni concernenti la formazione dei docenti, i mezzi didattici, le attrezzature e le infrastrutture logistiche.
Tale obiettivo è raggiunto prevedendo una formazione comune di tutti i docenti della scuola media e prevedendo dei centri scolastici regionali analoghi in tutto il Cantone. Le discriminazioni dovute al fattore geografico sono totalmente abolite.
e) Semplificare i problemi dell'orientamento scolastico-professionale e dare un aiuto superiore alle famiglie e agli allievi in questo campo, al fine di attenuare (per lo meno) l'influsso dei fattori socio-economici nella scelta degli studi.
Tale obiettivo è raggiunto grazie alla struttura stessa della scuola, alla possibilità data di valutare le proprie capacità e i propri interessi in attività opzionali nel secondo biennio e all'informazione e alla consulenza del personale specializzato.
d) Rendere più consoni i contenuti della scuola alla realtà della vita moderna e allo sviluppo culturale.
Tale obiettivo è perseguito tramite la riforma dei programmi e l'incoraggiamento dato dalla legge stessa alle sperimentazioni e alle innovazioni.
Questo servizio di Gianni Debernardis andò in onda il 14 marzo 1978 nella trasmissione «Il Regionale». È un'intervista a Franco Lepori, che descrive il piano di attuazione della Scuola Media nel Canton Ticino.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.