Il funerale di Hermann Hesse
Il funerale di Hermann Hesse
Nel 1919, anno in cui pubblicò il romanzo di formazione Demian, lo scrittore Hermann Hesse si trasferì nei pressi di Lugano, a Montagnola, i cui luoghi sono riflessi non solo nel suo celebre L'ultima estate di Klingsor, ma anche nella pittura, alla qual cominciò a dedicarsi con crescente passione. Nel 1922 vide la luce una delle sue opere più importanti e intense: Siddhartha, frutto del suo viaggio in India e del suo interessamento alla cultura orientale, che lo portò ad avvicinarsi alla spiritualità buddhista e induista. Nel 1930 scrisse Narciso e Boccadoro, storia di un'amicizia ambientata nel Medioevo cristiano, e dove si trovano tracce dei luoghi tra la Collina d'Oro e Carona, nei quali spesso Hesse faceva le sue escursioni. Il premio Nobel per la letteratura gli fu conferito nel 1946, tre anni dopo la pubblicazione, a Zurigo, de Il giuoco delle perle di vetro, certamente la sua opera più importante, nella quale non solo egli distillò tutte le tematiche a lui care, ma con la quale volle dichiarare il suo ideale di «formazione» - continuazione ideale del Wilhelm Meister di Goethe.
Malato di leucemia, Hermann Hesse morì l'8 agosto del 1962. Questo documento video è il servizio televisivo che andò in onda nell'edizione del Telegiornale del 13 agosto 1962. Documenta il funerale di Hermann Hesse svoltosi nel cimitero di Sant'Abbondio, a Gentilino.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.