Mettere le proprie competenze professionali al servizio del prossimo: è l'obiettivo di molti rotariani, incluso Luigi Pini (presidente del Rotary Club Lugano tra il 1974 e il 1975) che si occupò con passione anche della cosa pubblica.

Patrizio di Biasca, Pini nacque il primo gennaio 1923 a Lugano. Si diplomò come ingegnere civile al politecnico di Zurigo e lavorò a Basilea prima di tornare in Ticino. Come riportato dal Dizionario storico della Svizzera, nel 1951 (a soli 28 anni) aprì il suo studio a Lugano e tra il 1962 e il 1973 insegnò alla scuola d'ingegneria di Lugano-Trevano. Sempre negli anni Sessanta si avvicinò all'amministrazione pubblica: dal 1960 al 1968 fu municipale dell'allora Comune di Breganzona (a capo dei dicasteri Costruzioni e urbanistica), mentre nel 1967 fu eletto in Gran Consiglio. Durante le sue tre legislature in seno al Parlamento cantonale, si avvicinò sempre più al comitato del Rotary Club Lugano divenendone presidente nel 1974.

L'impegno di Pini fu evidente anche in altri ambiti: per esempio fu ufficiale nell'esercito svizzero, ma a occupare il tempo libero era soprattutto il suo interesse per il tiro a segno. Già nel 1963 ricevette la tessera di socio attivo della Civici Carabinieri di Lugano; qui sedette in comitato per 25 anni (dal 1967 al 1992), di cui la maggior parte in veste di vicepresidente. Nel 1983 fu eletto in seno al Comitato Cantonale della Federazione Ticinese delle Società di Tiro e dal 1986 al 1992 rivestì la carica di presidente cantonale.

Pini morì nel dicembre 2014; cinque anni prima, in occasione del suo ottantesimo anniversario, il RCL gli aveva conferito il titolo di membro onorario.

(Fonte immagine: ftst.ch/content/memoriam-del-s...)