Terremoto in Friuli del 06.05.1976 e prefabbricato antisismico di Majano 1978
Il 6 maggio 1976, in Friuli, scoppiò un violento e devastante terremoto di 6.4 gradi sulla scala Richter che sconvolse la regione. Seguendo alla lettera la filosofia e lo spirito rotariani, il Rotary Club Lugano “si rese utile alla società” e istituì – sotto la presidenza di Renato Willig – una 'Lista donatori terremotati' per offrire un valido aiuto alla regione italiana colpita dalla catastrofe naturale.
Il RCL invitò anche gli altri tre club ticinesi a raccogliere fondi per iniziare a concretizzare gli aiuti. Dal canto suo, l’allora Governatore Fred Rufer estese l’appello nella sua lettera mensile anche agli altri Club del distretto. Il RCL cominciò così a ricevere i versamenti della mobilitazione collettiva per “L’emergenza Friuli” da circa una trentina di Club sparsi per tutta la Svizzera, riuscendo a raccogliere una cifra superiore ai 60'000 franchi. Le donazioni furono subito messe a disposizione del RC Udine, al quale si chiesero indicazioni sulle necessità delle zone colpite.
Fu subito escluso l’invio di roulotte e baracche, perché le scosse continuavano a devastare il territorio in maniera imprevedibile. In un primo momento fu chiesto al RCL di partecipare alla costruzione di due case e di sei appartamenti per persone anziane, nonché al restauro della scuola di Passariano, poi realizzato con altri mezzi finanziari. Le donazioni del RCL furono così destinate ad altre necessità, una tra tutte e di fondamentale importanza: la scuola materna di Majano.
A Majano la situazione post-terremoto aveva infatti lasciato enormi disagi: 633 edifici distrutti o gravemente danneggiati. Quando le molte famiglie sfollate erano rientrate nel comune, si erano rese necessarie nuove aule per i bambini. Tecnici e operai svizzeri si unirono così ad artigiani friulani per realizzare una nuova scuola materna.
Anche grazie ai fondi extra messi a disposizione dal RCL, il 26 settembre 1978 la scuola materna venne consegnata ufficialmente alle autorità di Majano. Si trattava di un prefabbricato antisismico completamente attrezzato per ospitare 35 bambini. Willig, “sollecito animatore e coordinatore” dell’azione di soccorso, intervenne alla cerimonia di inaugurazione dicendo che il prefabbricato era ben più che una scuola, ma rappresentava “il segno tangibile della solidarietà e il coronamento dello spirito rotariano” e il simbolo dei “vincoli che uniscono svizzeri e friulani – montanari entrambi – […] ma anche un pegno di riconoscenza per tutto il lavoro svolto in Svizzera dai friulani con serietà ed onestà, virtù innate in questa gente”.
Alla consegna ufficiale dello stabile alle autorità di Majano parteciparono i rappresentanti dei RC Bellinzona, Locarno e Lugano. A Willig andarono soprattutto i ringraziamenti del sindaco di comune friulano, Alessandro Schiratti, per l’opera realizzata a “testimonianza di solidarietà e prezioso sentimento dimostrato dagli amici svizzeri”, mentre il già presidente del RC Udine, l'ingegnere Roberto Foramitti, ricordò altri protagonisti del soccorso al Friuli, tra i quali i rotariani Sergio Pagnamenta (progettista), Eros Tajana, Aldo Pedrazzini e Aldo Torriani, questi ultimi presidenti dei RC di Bellinzona e Locarno al momento della catastrofe.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.