Aiuti all'asilo di Valstagna
"Cari amici rotariani, per facilitare la ricerca di una soluzione per il problema relativo all'aiuto all'Asilo di Valstagna, vi trasmetto, in allegato, una lista degli oggetti che, da un primo esame, potrebbero sembrare i più consigliabili".
Inizia così la missiva datata 8 maggio 1967 con la quale il presidente Sergio Grandini certificò l'impegno del Rotary Club Lugano per offrire un sostegno alla popolazione della valle del Brenta (provincia di Vicenza, in Italia) colpita il 4 novembre 1966 da una devastante alluvione. Gli archivi del sodalizio ci regalano un'interessante retrospettiva su ciò che un gruppo di persone può fare a favore degli altri, grazie ai contatti coi rotariani di Padova e nonostante i chilometri di distanza.
Tra gli oggetti elencati nella tabella trasmessa da Grandini troviamo elettrodomestici (inclusa una lucidatrice), "metodi di insegnamento montessoriano e agazziano", giochi per bambini da esterno, panchine per il cortile, due lavagne, proiettore e schermo per un valore di diverse migliaia di franchi. L'operazione richiese un attento lavoro di valutazione al di qua e al di là della frontiera, per individuare gli oggetti di migliore qualità da fornire ai bambini valstagnesi.
Fu così importante contattare anche le dogane per annunciare non solo "l'offerta di tutto quanto è necessario per l'arredamento dell'asilo infantile del villaggio", ma anche "il regalo di generi alimentari, tra l'altro di sacchetti di cioccolata del peso, ognuno, di circa 300 gr., destinati ai 130 bambini". Un... dolce pensiero fornito dalla Ditta Stella S. A. di Lugano anche grazie al supporto di Franco Vannotti di Muzzano, che "ha contributo a ridurre la spesa per la cioccolata" come notato dallo stesso Grandini in una lettera di ringraziamento a lui destinata il 21 giugno 1967.
Quello stesso giorno, a poco più di un mese da quell'appello, ecco il presidente scrivere di nuovi ai colleghi rotariani. "Vi ringrazio di cuore per la Vostra partecipazione, ieri, alla visita a Valstagna, per la consegna dei doni del nostro Rotary e per la manifestazione di solidarietà e di amicizia [...] penso che il ricordo umano della giornata resterà vivo nei nostri pensieri e nei nostri affetti".
Grandini inviò poi una terza lettera stavolta destinata a Baldassare Fontana, sindaco di Valstagna. Dopo tante parole e appelli, l'uomo a capo del RCL quell'anno dovette fare un'ammissione. "Purtroppo, le parole non sempre riescono ad esprimere i sentimenti". Ma annunciò: "Sappia comunque che il nome di Valstagna resterà d'ora innanzi vivo nella nostra mente e nei nostri cuori".
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.