Nascita del Premio Rotary per la sezione grafica del CSIA
Nel 1967 il Rotary Club Lugano istituì un nuovo riconoscimento – ancora oggi esistente – da assegnare all'interno del Centro scolastico per le Industrie Artistiche (CSIA): il 'Premio Rotary'. La discussione per la sua creazione iniziò durante le prime settimane di quell’anno ma fu solo nel mese di giugno, al momento del passaggio dei poteri da Sergio Grandini a Sergio Pagnamenta, che fu ufficializzato per l’anno scolastico 1967/1968.
Si stabilì che ogni anno il premio sarebbe stato destinato a una sezione differente e che a questa sarebbe stato assegnato un tema particolare, dopo una discussione tra la Direzione della scuola e il Rotary Club Lugano. “Il Premio avrà un valore di 1'000 franchi e verrà conferito all’allievo autore del lavoro ritenuto il più meritevole al giudizio insindacabile della Commissione giudicante, la quale sarà formata dal Direttore della Scuola, dai docenti di sezione, dagli esperti cantonali in materia e da due rappresentanti del Rotary Lugano (Presidente del Club e Presidente del fondo Culturale). I lavori eseguiti saranno esposti al pubblico, a cura del Rotary, per almeno 15 giorni”.
Lo statuto fondatore recitava quindi: “Il Rotary Club Lugano, […] allo scopo di segnalare periodicamente persone del Luganese e del Mendrisiotto, regioni alle quali esso fa capo, particolarmente meritevoli per un’opera dello spirito, della cultura, delle scienze, per iniziative particolarmente utili alla comunità, per particolari successi nell’ambito professionale, decide di fondare un premio biennale che abbia a manifestare alle persone prescelte la sua ammirazione e la sua gratitudine”.
Il primo premio per l’anno 1967/1968 ricompensò la sezione grafica con il tema “illustrazione di un sonetto di Francesco Chiesa da 'La Città'”; la giuria era formata per il Rotary dal Presidente Sergio Pagnamenta e dall’avvocato Brenno Galli, per il CSIA dal direttore Pietro Sala e dal professore di grafica Emilio Rissone.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.