La flora del Canton Ticino: le zone umide (seconda parte)
La flora del Canton Ticino: le zone umide (seconda parte)
Curata da Ivan Paganetti con la consulenza scientifica di Carlo Franscella, il 7 maggio 1979, il programma televisivo «Telescuola» mandò in onda la sesta puntata della serie di dieci dedicata alla flora del Canton Ticino: «Accenni sulla flora del Canton Ticino: le zone umide (seconda parte)», girata in Valle Verzasca e alle Bolle di Magadino.
A pagina 6 del settimanale «Teleradio7» in edicola per la settimana dal 5 all’11 maggio 1979 si leggeva la presentazione del servizio:
Il lago dà al paesaggio un’attrattiva particolare, altrettanto i corsi d’acqua lungo i quali si susseguono biotipi diversi, con piante tipiche che offrono nutrimento a molti animali, di cui solitamente non si nota la presenza.
Lungo i canali d’irrigamento e dove la corrente dell’acqua è lenta c’è un fitto insieme vegetativo tipico di ambienti umidi; vi troviamo la canna di palude, l’eupatorio, il salice, l’alno; non così dove l’acqua scende impetuosa a valle.
Tra le zone umide, oltre alle acque correnti con le sorgenti, i ruscelli, i torrenti, i fiumi, i delta, vengono considerate anche le acque stagnanti con i prati umidi, le torbiere, gli acquitrini, gli stagni, le lanche, i laghi, nonché le zone createsi artificialmente in seguito all’intervento dell’uomo, ottenute da cave di ghiaia, canali, bacini idroelettrici. L’attenzione viene posta su vegetali microscopici, alghe, muschi, epatiche, alcuni equiseti, felci e, tra queste, l’Osmunda regalis, rara in Svizzera. Una sosta alla Bedrina, zona umida tipica, è voluta per sottolineare la presenza di una pianta carnivora, la drosera, come pure per dare uno sguardo ad altri vegetali di interesse quali l’erioforo, il giglio martagone, l’anemone solforosa.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.