Torri e castelli: il Moesano fortificato – prima parte
Torri e castelli: il Moesano fortificato – prima parte
Articolo uscito sul giornale online "Il Moesano" il 18 marzo 2012
Come quasi tutte le valli di transito, anche la Mesolcina è ricca di torri e castelli che servivano soprattutto a garantire il controllo e la sicurezza degli itinerari stradali. Non è quindi un caso se gran parte dei resti di opere fortificate si trovano nella Bassa Valle, specialmente intorno a Roveredo, bivio strategico poiché vi confluivano anche gli itinerari trasversali di Camedo e S. Jorio che collegavano la Mesolcina con la regione del lago di Como. In Calanca, torri e castelli sono praticamente assenti: l’unico complesso fortificato è quello di Santa Maria, che è però rivolto verso la Mesolcina.
Autore articolo: Marcacci Marco
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Archivio Museo della Memoria: MDM0256
Foto
I pochi resti della torre sulla collina della Motta a Monticello
Disegno rappresentante lo stato originale della torre di Pala nel XV secolo (da Almanacco Grigioni Italiano, 1999).
La torre di Pala e l’imponente masso sul quale è stata edificata.
I resti di muro della postazione fortificata Caslasc, sopra il villaggio di San Vittore.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.