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El Paiaroo

2015
Brughelli Gabriele, Savi D' Adami Gemma
Atte-Museo della Memoria

Articolo uscito nel novembre 2015 sul periodico TeneroinContra

LA QUESTUA DEI BAMBINI IN CONTRA

«Stasira a devom preparaa un bel cavagn perché doman matin ti devi naa al Paiaröo!»

Ha inizio forse già nell’800 la questua praticata dai bambini di Contra la prima domenica di Quaresima. El Paiaröo è una festa sia per i bambini sia per gli abitanti della collina. In che cosa consiste questa tradizione?

I bambini, in età scolastica, si ritrovano sul sagrato della chiesa al termine della Messa domenicale e in seguito gridando «Paiaröo, caldiröö, una squera da micöö» si recano di casa in casa per ricevere un piccolo regalo offerto in suffragio dei defunti. Si va con qualsiasi tempo, con il sole o con la pioggia e pure con la neve!

Un tempo le famiglie offrivano prodotti della terra come mele, noci, castagne, uova cotte, semplici dolciumi, ma poi con il passare degli anni sono apparse le arance, le michette, le veneziane, i lümag, i moretti, le tavolette di cioccolata, le banane e talvolta anche qualche soldino ,… Oggi invece la fanno da padrone le merendine, gli snacks, i succhi, …, ma fortunatamente c’è ancora chi offre frutta o dolciumi preparati con amore. (…)

DA UN RACCONTO DI GEMMA SAVI D’ADAMI, APPARSO NEL 1962 SULLA RIVISTA “VITA FEMMINILE”

IL “PAIARÖO”

“Arrivano!” A quell’avviso, la massaia, col suo abito delle feste, lascia la pentola che bolle sul fuoco e si prepara in mezzo alla cucina con un paniere, decorato per l’occasione, fra le braccia. La porta è aperta; ed ecco a un tratto uno scalpiccio di piedini affrettati, un parlottio sommesso e si affacciano alla porta due … quattro, sei, tanti visetti un po’ arrossati dal freddo e i ragazzi – i piccoli davanti – si avvicinano alla massaia: “Buon dì!” e tendono un cestino, il più bello che hanno trovato in casa, per ricevere – ma guarda com’è dorata! – un’arancia. In ogni cestino cade un bel frutto e va a tener compagnia a ciambelle, biscotti, caramelle, mele, noci, “spagnolette” e soldini. (…)

Autore articolo: Brughelli Gabriele, Savi D'Adami Gemma

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Archivio Museo della Memoria: MDM0259

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8 maggio 2021
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