Paesaggio che cambia: 4. I boschi
Paesaggio che cambia: 4. I boschi
Nel territorio ticinese i boschi di latifoglie occupano un’estesa superficie. Ne esistono di diversi tipi, a seconda dell’altitudine (in alto dominano le conifere), delle condizioni climatiche e del terreno. Nel passato ha rivestito una grande importanza per gli abitanti dei villaggi che ne ottenevano legname per l’economia domestica e per la costruzione delle proprie case, frutti (noci, castagne) e bacche di vario genere, strame e resina, che serviva per produrre vernici. L’eccessivo disboscamento compiuto nei secoli scorsi ha causato parecchie catastrofi (valanghe, frane e alluvioni) e oggi si tentano opere di rimboschimento. Il bosco infatti protegge contro i fenomeni di erosione, purifica e ossigena l’aria in prossimità dei centri urbani. I boschi, ai nostri giorni, non sono più così importanti per l’economia di un paese e perciò sono perlopiù abbandonati e spesso distrutti da incendi causati dall’imprudenza di alcune persone: forniscono però legname d’opera che viene lavorato nelle segherie e fungono da area di svago per la popolazione.
Questo il sunto della quarta puntata del ciclo «Paesaggio che cambia» andata in onda 13 marzo 1974 nel programma televisivo «VROUM». Ne sono autori Athos Simonetti e Sergio Genni.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.