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Locarno film festival, edizione del 1946 nelle cronache d'epoca

1946
Roberto Knijnenburg
Corriere del Ticino

Il Festival del film di Locarno, oggi conosciuto come Locarno Film Festival, è uno dei più antichi e prestigiosi festival cinematografici del mondo. La sua storia inizia nel dopoguerra, in un contesto di ricostruzione culturale e di rinascita del cinema europeo.

Le Origini (1946-1950)

Il festival è stato fondato nel 1946, nella città di Locarno, situata nel Canton Ticino, in Svizzera. L'idea di creare un festival cinematografico in questa piccola cittadina svizzera nasce dall'iniziativa di un gruppo di cinefili e intellettuali svizzeri. La prima edizione si tenne dal 23 agosto al 3 settembre 1946 e fu organizzata in soli tre mesi. Nonostante le limitazioni, riuscì a presentare un programma di 15 film. Le proiezioni si svolgevano nel giardino del Grand Hotel di Locarno, un luogo suggestivo che caratterizzò il festival nei suoi primi anni. Tra i film presentati alla prima edizione c'erano "Roma città aperta" di Roberto Rossellini e "I bambini ci guardano" di Vittorio De Sica.

L'Affermarsi del Festival (1950-1970)

Negli anni Cinquanta e Sessanta, il festival iniziò a guadagnare reputazione a livello internazionale. Grazie alla sua indipendenza e alla capacità di scoprire nuovi talenti, divenne un punto di riferimento per il cinema d'autore. Durante questo periodo, il festival iniziò a sviluppare un'identità propria, distinta dai grandi festival come Cannes e Venezia, focalizzandosi sul cinema indipendente e sulle opere sperimentali. Fu in questi anni che il festival cominciò a proiettare film sulla Piazza Grande, una delle più grandi arene all'aperto d'Europa, che divenne un simbolo del festival stesso.

Gli Anni d'Oro e le Sfide (1970-2000)

Negli anni Settanta e Ottanta, il Locarno Film Festival si consolidò come una vetrina per le nuove tendenze del cinema mondiale, ospitando registi emergenti che in seguito sarebbero diventati grandi nomi del cinema. Tuttavia, il festival dovette affrontare anche sfide economiche e organizzative, mantenendo però la sua reputazione come evento innovativo e audace.

In questi anni, Locarno accolse film di registi come Stanley Kubrick, Miloš Forman, Spike Lee, Jim Jarmusch, e Wong Kar-wai, tutti ancora agli inizi della loro carriera. La manifestazione fu anche un palcoscenico per registi provenienti da paesi meno rappresentati, offrendo una piattaforma a voci diverse e spesso marginalizzate nel panorama cinematografico internazionale.

Il Festival Contemporaneo (2000-oggi)

Nel XXI secolo, il Locarno Film Festival ha continuato a crescere e a evolversi, mantenendo il suo impegno per il cinema d'autore e per la scoperta di nuovi talenti. La manifestazione ha ampliato la sua offerta, includendo sezioni dedicate a nuovi media, film sperimentali e cinema giovane. Sotto la guida di vari direttori artistici, il festival ha rafforzato il suo ruolo di laboratorio creativo per il cinema internazionale.

Uno degli elementi distintivi del Locarno Film Festival è la sua capacità di bilanciare un programma di alta qualità artistica con l'accessibilità al grande pubblico. La Piazza Grande rimane il cuore pulsante del festival, dove ogni anno migliaia di spettatori si riuniscono per assistere alle proiezioni sotto le stelle. Il festival continua a essere un luogo di incontro per cineasti, critici e appassionati di cinema, offrendo non solo una vetrina per film di qualità, ma anche un forum per la discussione e l'innovazione.

Conclusione

Il Locarno Film Festival ha attraversato quasi otto decenni di storia, rimanendo fedele alla sua missione di promuovere il cinema indipendente e d'autore. La sua longevità e il suo successo sono una testimonianza del potere del cinema come forma d'arte e mezzo di espressione culturale. Locarno, con il suo festival, continua a essere un faro per il cinema mondiale, un luogo dove l'arte cinematografica può essere apprezzata in tutta la sua diversità e ricchezza.

Il Museo della Memoria ATTE dedica una retrospettiva dedicata al Festival basata su articoli d'epoca pubblicati su Illustrazione Ticinese.

Si inizia con articoli dedicati al primo festival del 1946.

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Articolo di Illustrazione Ticinese del 13.07.1946. Lugano non interessata al festival.

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Articolo di Illustrazione Ticinese del 17.08.1946. Il festival si avvicina.

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Articolo di Illustrazione Ticinese del 17.08.1946. Vigilia del primo festival.

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Articolo di Illustrazione Ticinese del 31.08.1946. Il primo festival.

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Alida Valli, la simpatica attrice italiana, Gino Cervi e Paolo Stoppa fotografati al Grand Hotel di Locamo. (Fot. Thom)

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La fastosa cornice, davanti al Grand Hotel, dove vengono proiettati i film del Festival locarnese. (Fot. Steinemann)

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Gli attori italiani Cervi e Stoppa in compagnia dell’attrice Valli, s ’intrattengono col sindaco di Locamo On. Avv. G. B. Rusca. (Fot. Thom , Locamo)

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Personalità in visita al Festival. L ’On. Consigliere di Stato Nello Celio (a destra) e l ’On. Consigliere Nazionale Aleardo Pini ospiti di Locamo. Sulla fotografia si notano l ’avv. Beretta, il direttore della Pro Locarno Bolla e l’architetto Pisenti, con altri membri del comitato d ’organizzazione della riuscitissima rassegna. (Fot. Thom )

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Un gruppo di artisti, giornalisti e uomini del cinema in conversazione al Grand-Hotel. (Fot. Thom )

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Articolo di Illustrazione Ticinese del 26.10.1946 dedicato a "Roma città aperta" presentato al Festival del film di Locarno nel 1946.

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Per gentile concessione del Corriere del Ticino.

Archivio Museo della Memoria: MDM0921

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26 agosto 2024
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