Balerna, tra il 1948 e il 1956: la benedizione delle campane e le feste giubilari
Balerna, tra il 1948 e il 1956: la benedizione delle campane e le feste giubilari
Questo documento video, che raccoglie sequenze girate a Balerna tra il 1948 e il 1956 da Elvezio Riva, proviene dal fondo di video privati conservati nelle Teche RSI. Il fondo è tuttora in corso di allestimento grazie alla donazione di filmati d’epoca, che la RSI digitalizza, rendendo poi il documento originale ai proprietari. Si tratta di un fondo di grande importanza per documentare la vita quotidiana nella Svizzera italiana nella prima metà del Novecento, prima dell’arrivo della televisione.
Il documento video di Elvezio Riva così come è stato archiviato nelle Teche RSI dura circa venti minuti ed è pressoché interamente dedicato alla vita religiosa degli abitanti di Balerna tra gli anni Quaranta e gli anni Cinquanta.
Queste le sequenze dell’estratto:
- 22 agosto 1948 Chiesa di Sant’Antonio: battesimo di 5 campane, consacrazione di un pavimento a mosaico e nuovi banchi all’interno della chiesa. Dopo il battesimo le campane venivano complimentate, congratulate e carezzate proprio come i bimbi che i padrini riportano tutti puri dalla chiesa. (Dal “Giornale del Popolo” del 26.8.1948)
- 00’20” Balerna, campanile chiesa S. Antonio, sulla sinistra la fornace, campagna, panoramica della collina, campi e prati, passano persone a piedi e in bicicletta, in lontananza passa il treno
- 00’25” Ul Quartier strasc
- 01’05” Ul Quartier, con dietro la ferrovia
- 01’06” sul sagrato della Chiesa di Sant’Antonio don Franco Riva, docente al Papio, arciprete di Mendrisio e di Balerna
- 01’08” viale Attilio Tarchini addobbato a festa pieno di persone, vendita di opuscoli del programma dei festeggiamenti (sulla destra la signora Giaele Fontana con i capelli Bianchi
- 01’22” fedeli in abito da festa risalgono la via crucis
- 01’27” parte la processione dalla chiesa addobbata a festa
- 01’36” il vescovo Jelmini scende dall’automobile e mons. Morganti e don Tami, avv. Settimio Tarchini si inginocchia e gli bacia l’anello, dietro di lui il signor Ratti (zio di Remigio Ratti) il vescovo circondato dalla folla sul sagrato
- 02’14” parte la processione con il vescovo che benedice, segue la banda
- 02’30” Don Alfonso Pessina sulla sinistra
- 02’37” altare esterno dove arriva il vescovo con il resto degli accompagnatori del clero, riprese dall’alto del vescovo seduto su una poltrona in prima fila e la folla che assiste alla celebrazione
- 03’16” 5 campane sul prato con una bandiera svizzera formata di fiori, chierichetti con l’incenso
- 03’25” panoramica sulla folla di fedeli, don Pessina suona l’organo
- 03’41” cerimonia di benedizione delle campane da parte del vescovo Jelmini (ogni campana ha un cartello con un nome cui probabilmente è intitolata): belle immagini
- 03’45” don Franco Riva sulla sinistra
- 03’48” da sinistra maestra Pia Crivelli, il sindaco Attilio Tarchini, signora Tarchini col cappello
- 05’09” primo piano della chiesa di Sant’Antonio, messa celebrata sull’altare esterno davanti alla folla
- 05’36” parrocchiani affacciati al balcone esterno della chiesa e alle finestre
- 05’36” il vescovo affiancato da due sacerdoti si affaccia al balcone della chiesa e benedice la folla
- 06’13” Cartello “Balerna – Feste giubilari in onore di S.Antonio – 15-26 agosto 1956”
- Ogni cinque lustri, seguendo secolari tradizioni, tutta la popolazione di Balerna si stringe attorno al suo storico santuario di S.Antonio di Cereda per celebrare con la dovuta solennità le feste giubilari. Le feste ufficiali avranno inizio il 18 agosto con solenni funzioni religiose, alle quali presenzieranno vari prelati del Clero ticinese (dal “Giornale del Popolo” del 2.8.1956)
- 06’20” Chiesa San Vittore Martire imbandierata a festa, ossario, battistero
- 06’45” striscione “Feste giubilari in onore di St.Antonio dal 15 al 26 agosto” e cartellone “Sancte Antoni ora pro nobis”
- 06’56” edificio del Municipio e delle Scuole imbandierato
- 07’02” emiciclo del cimitero
- 07’22” fedeli seduti fra le colonne della chiesa di Sant’Antonio, panoramica degli affreschi, statua di Sant’Antonio sulla fontanella nel giardino (la fontanella con i pesci rossi è la novità del poggetto belvedere e la statua di Sant’Antonio è opera dello scultore balernitano Renzo Fontana; all’interno della chiesa gli ottocenteschi affreschi del Rinaldi, all’esterno le pitture del Verzetti - vedi GdP del 21.8.1956)
- 07’45” panoramica del paese e della campagna dall’alto, in primo piano lo stabile delle fornaci (Industria ticinese laterizi, di proprietà delle famiglie Bariffi e Wullschleger)
- 08’07” cartello “Antonio Santo la pietà di un soccorso e di un sorriso lo stuolo dei devoti da te implora solennemente giurando imperitura fede”
- 08’15” manifesto del Programma ricreativo delle Feste giubilari antoniane
- 08’25” panoramica della chiesa di Sant’Antonio dal basso
- 09’08” il sagrato della chiesa di Sant’Antonio con il tendone rigato di copertura e l’altare allestito all’esterno della chiesa, celebrazione della messa, giovani scaut con le bandiere, riprese della celebrazione e panoramiche sui fedeli da diverse angolazioni
- 10’01” frate si rivolge ai fedeli dal balcone della chiesa
- 10’13” gruppo di bambine vestite di bianco e panoramica dei fedeli sul sagrato, mentre prosegue la celebrazione della messa
- 11’00” organista
- 11’08” processione: con la croce in primo piano Pia Riva, giovani scaut seguiti dalla banda e dai fedeli in abito della festa; giovani donne in camicia bianca, cravatta e basco bianco con bandiera (portata da Miriam Bernasconi) “ticinese…immacolata…Balerna” ; suore; bambine vestite di bianco portano lo stendardo con l’immagine di Sant’Antonio, seguono altre bambine con gigli bianchi; altri bambini vestiti a festa con piccoli stendardi “Sancte Antoni ora pro nobis”, la banda suona, altri uomini in camicia bianca e cravatta dietro una bandiera illeggibile, confraternite con le croci, chierichetti con l’incenso, il clero al gran completo
- (Imponente processione da S.Antonio alla Collegiata – Giovedì sera, tra le preghiere, il canto e la musica è stato solennemente trasportato dal Santuario alla Collegiata il Simulacro di S.Antonio. Era presente, a rendere più imponente la processione, S.E. Mons. Ferrari, Vescovo di Monopoli. Partita verso le 20 dal Santuario, la processione si è snodata interminabile su un percorso tutto illuminato da migliaia di luci; pure a migliaia si potevano contare i fedeli, e fra essi facevano spicco i giovani di Azione Cattolica in divisa, la Musica di Morbio Sotto con le sue note armoniose…- Dal GdP del 25.8.1956)
- 13’18” insegna “Viale Attilio Tarchini” (ex sindaco)
- 13’23” avanza la processione fra la folla sul viale decorato a festa con bandiere e luminarie
- 14’18” passa la statua di Sant’Antonio sul baldacchino infiorato portato a spalla
- 14’22” monsignor Ferrari, vescovo di Monopoli, sale su un’automobile targata TI 13844
- 15’06” riprese notturne e diurne delle luminarie che decorano viali, edifici pubblici e privati in tutto il paese, municipio, coop, ecc.
- 17’06” due donne di spalle salgono la via crucis e sia avviano verso la Chiesa di St.Antonio e incrociano due monache sul sagrato
- 17’19” Fiera del bestiame, belle immagini di contrattazione sulle mucche
- 17’42” due donne a una bancarella, le raggiunge Angelo Bellini e si avviano verso altre bancarelle e verso le giostre
- 18’02” i tre salgono sull’autoscontro
- 18’17” giumenta con puledro
- 18’27” partita a bocce
- 18’48” Trebbiatrice che veniva una volta all’anno (alle feste di San’Antonio), produzione di balle di paglia e sacchi di frumento, passa un furgone della Birra Bellinzona
- 19’08” tiro con la pistola
- 19’22” giostre varie, tiro a segno, grande folla
- 19’57” spettacolo da carrozzone con uomo e donna in costume da bagno che si immergono in apnea in una vasca trasparente, mangiano sott’acqua
- 20’28” cartello THE END (Projection of India Pictures Production)
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.