Anni fa, nel Distretto di Lugano, coesistevano un’ ottantina di macellerie. Grande è la differenza tra il lavoro ai tempi del padre Fausto e quello attuale del figlio Roberto.

Fausto Luisoni è stato Presidente della Corporazione macellai-salumieri di Lugano e dintorni durante parecchi anni e, al momento di questa intervista, è in carica con lo stesso ruolo il figlio Roberto.

Nel 1984 la Corporazione ha pubblicato il libro "Macellai-salumieri e Macello di Lugano" che, oltre a rievocarne la storia, sottolinea il fatto che quasi ogni villaggio dei dintorni aveva da una a due macellerie-salumerie e, in molti di loro, c'era anche un piccolo macello dove venivano abbattuti i capi acquistati dai contadini dei dintorni che li allevavano.

Attualmente, in Ticino, esiste un solo macello ubicato a Cresciano, ma la maggior parte della carne arriva con i camion frigo dalla Svizzera tedesca.

Nel passato giungevano in Ticino animali vivi che i negozianti acquistavano nei mercati del bestiame, spesso dai Grigioni. Fatto attualmente impensabile poiché le leggi sul trasferimento di animali vivi sono assai rigide e il trasporto sarebbe troppo costoso.

Tempo fa la carne non era alla portata di tutte le famiglie, spesso la si mangiava solo la domenica e durante il Natale e la Pasqua. Le persone che potevano permettersela più frequentemente non erano molte.

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Archivio Museo della Memoria: MDM0293