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Onorati i volontari antifascisti biaschesi in Spagna

1983
Alda Fogliani
Il Biaschese

Il <Comitato spontaneo>, presieduto da Enzo Tognola, e nato dopo il voto negativo del Consiglio comunale di Biasca del marzo 1980, voto che respingeva la mozione promossa per dedicare ai volontari biaschesi antifascisti in Spagna una via o una piazza di Biasca, ha concluso il suo mandato sabato 26 marzo 1983 con la pubblica manifestazione di riconoscimento delle gesta di Stefano Marci, Miro Rodoni, Numa Rossi, e con l’inaugurazione d’un mosaico dell’artista Gianni Realini, posto su una parete d’una casa della piazzetta del Torchio, a loro dedicato……….

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Commemorare artisticamente la partecipazione e il sacrificio di alcuni compagni ticinesi alla guerra civile spagnola è sicuramente un compito delicato per le evidenti implicazioni emotive che l’avvenimento comporta. Comunque ho cercato di rappresentare due aspetti che ritengo importanti, legati a questa guerra. Innanzitutto il dolore per la perdita dei compagni che han voluto sacrificarsi per un ideale, lontani dalla loro terra e dai loro cari. Secondariamente la certezza che il loro esempio ci renderà sempre più sicuri e assidui verso una ricerca di identità sociale e culturale. La tecnica del mosaico, a mio modo di vedere, esprime molto bene i contenuti esposti in quanto dà un aspetto di forza e di sicurezza. Infatti le varie tessere del mosaico simboleggiano l’unione indispensabile e la collaborazione di tutti per il raggiungimento di risultati concreti. La composizione dei vari elementi del mosaico vuole significare la volontà di difendere gli ideali espressi e contemporaneamente inserirsi formalmente nell’ambiente circostante. Gianni Realini, l’artista che ha realizzato il mosaico

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In primo piano da sinistra Antonio Boldini, ex volontario antifascista, Orazio Fogliani, Guido Sciaroni

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Stefano Marci

È nato il 2 aprile 1910 a Landarenca, nei Grigioni. Muratore a Biasca, comunista, è incorporato nella squadra d’assalto «La terribile» del battaglione Garibaldi nell’ottobre 1936. Passato alla brigata, vi acquista il grado di sergente. Ferito quattro volte, rientra sempre in prima linea. Uscito dalla Spagna nel febbraio 1939, riesce a rientrare in Svizzera dopo un breve periodo d’internamento ad Argelès e a Gurs il 9 giugno 1939. Condannato in contumacia a tre mesi, di cui ha scontato tre giorni al suo rientro nel giugno 1939. Vive a Olivone.

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Numa Rossi

È nato a Biasca il 26 novembre 1907. Manovale, comunista, consigliere comunale di Biasca, entra in Spagna con Marci e Rodoni e con loro è incorporato ne «La terribile». Come Rodoni viene colpito gravemente a Casa de Campo; muore in un ospedale di Madrid il 26 novembre 1936.

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6 luglio 2022
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