La zona archeologica di Puncètè
Con tutta probabilità questi ruderi risalgono al Quattrocento, un’ipotesi corroborata da due fatti: il focolaio era collocato al centro della stanza, mentre nei secoli successivi veniva posto di lato; inoltre, l’assenza di piode, rilevata dagli scavi, indica che il tetto – a differenza di ciò che avveniva nel Seicento – era fabbricato con materiale deperibile, probabilmente legno o paglia come ai Cento Campi del Gambarogno.
Estratto dall’articolo di Danilo Mazzarello dedicato alla Fondazione Curzútt-San Barnárd
La “grà”, l’unico edificio coperto da un tetto.
Tiziano Pedrazzoli, presidente della Fondazione Curzútt-San Barnárd.
Lo storico dell’arte Giulio Foletti.
Da sinistra, Flavio Guidotti, già sindaco di Monte Carasso, l’architetto Roberto Briccola e il capomastro Sandro Zanni.
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Archivio Museo della Memoria: MDM0821
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.