Scrittori della Svizzera Italiana: Plinio Martini
Scrittori della Svizzera Italiana: Plinio Martini
Scrittore valmaggese, nato nel 1923 a Cavergno, dove trascorse poi tutta la sua esistenza, Plinio Martini è stato cantore non solo delle bellezze ma anche delle fatiche e delle sofferenze della sua terra. Attingendo al patrimonio locale di storie, tradizioni e vicende umane, Martini diede voce ai montanari e alle contadine, a quel mondo rurale per cui le montagne non erano – come invece per i forestieri - innanzitutto patrimonio estetico, ma fonte di un sostentamento durissimo da ricavare; una civiltà «rude, e tuttavia gentile, nata in condizioni ambientali durissime, dove la fatica di vivere era al limite della sopportazione umana». Propose così un’alternativa alla narrativa dell’idillio alpestre, da lui percepito come uno stile artificiale e troppo estetizzante, che poco aveva a che fare con la vera realtà della vita nelle valli.
Frequentata la magistrale di Locarno, fu insegnante dapprima nella nativa Cavergno e poi a Cevio. Esordì come poeta con Paese così (1951) e Diario forse d'amore (1953) per pubblicare poi le sue opere più importanti: Il fondo del sacco (1970) e Requiem per zia Domenica (1976).
Nella puntata della rubrica radiofonica «Radioscuola» dell’8 marzo 1985 a parlare di Plinio Martini è suo fratello Giuseppe, anch'egli insegnante. Con lui viene rievocata l'infanzia dello scrittore, secondo di otto fratelli, trascorsa a Cavergno e in valle Bavona. Dal colloquio esce un ritratto particolare dello scrittore, accanito lettore sin da bambino; emerge pure il suo avvicinarsi allo scrivere innanzitutto come risposta a un bisogno naturale, ma anche come necessità di esprimere il suo pensiero su numerosi problemi della sua valle e del suo paese in genere. Le letture proposte sono tratte da un libro poco conosciuto di Plinio Martini: Acchiappamosche e il maiale.
Fonti:
Mattia Cavadini, «Plinio Martini: Il grillo parlante della Vallemaggia», in: Web RSI, Canale cultura
Ilario Domenighetti, «Plinio Martini», in: Dizionario storico della Svizzera (DSS)
Testo a cura dell’Osservatorio culturale del Cantone Ticino
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.