Scrittori della Svizzera Italiana: Giuseppe Zoppi
Scrittori della Svizzera Italiana: Giuseppe Zoppi
Giuseppe Zoppi è stato, oltre che traduttore e critico letterario, fra i più noti scrittori ticinesi. Il suo tono più fiabesco, la descrizione idilliaca della sua terra – che fu forse solo l’espressione di una scrittura che non voleva essere forzatamente verista – gli è valsa la critica di uno stile eccessivamente estetizzante ed edulcorato. Dopo gli studi in collegio a Saint-Michel e all’Università di Friburgo, conclusi con una tesi sulla poesia di Francesco Chiesa, insegnò al ginnasio di Lugano (1919-24), alla Scuola normale di Locarno (dal 1924) – di cui fu anche direttore – e al Politecnico di Zurigo. Fra le sue opere più famose Il libro dell’alpe (1922), raccolta di prose poetiche.
Nella puntata della rubrica radiofonica «Radioscuola» del 17 gennaio 1986, Adriano Soldini, buon conoscitore dell’uomo e dello scrittore Giuseppe Zoppi, ne parla in maniera approfondita, offrendo un’occasione per conoscere un certo tempo della storia ticinese e apprezzare il valore poetico dell’opera dello scrittore valmaggese. Adriano Soldini si sofferma sull’attività multiforme di Zoppi negli anni fra le due guerre mondiali, durante i quali lo scrittore è stato un vero e proprio “animatore culturale”. Agli ascoltatori vengono proposte letture di alcune pagine del suo romanzo Il libro dell’alpe e di alcuni versi tradotti da Zoppi nel volume Quartine dei fiori.
Fonte: Claudio Lo Russo, Uno Zoppi Da Ricordare, in: «La Regione», 15 dicembre 2017
Testo a cura dell’Osservatorio culturale del Cantone Ticino
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.