Scrittori della Svizzera Italiana: Piero Bianconi
Scrittori della Svizzera Italiana: Piero Bianconi
Piero Bianconi nacque a Minusio nel 1899 e morì, sempre a Minusio, nel 1984. Completò dapprima un apprendistato commerciale per poi diventare maestro e laurearsi infine a Friburgo con una tesi su Giovanni Pascoli. Dopo un periodo all’estero fu lettore all’università di Berna e poi docente di francese e storia dell’arte alla magistrale di Locarno. Oltre a scrittore fu anche traduttore delle opere di Goethe, Butler, Diderot, Rousseau, Voltaire, Balzac, Alan-Fournier e Ramuz e si occupò di storia dell’arte, con opere dedicate fra gli altri a Bosch, Grünewald, Lotto, Piero della Francesca e Correggio. Iniziata la propria carriera di scrittore con Ritagli (1935), raggiunse un primo significativo traguardo letterario con Croci e rascane (1943); l’opera più notevole resta tuttavia Albero genealogico (1969).
Nella puntata della rubrica radiofonica «Radioscuola» del 24 gennaio 1986, Piero Bianconi viene ricordato da Eros Bellinelli, che ne è stato amico ed editore. Bianconi appare qui come il testimone più autentico della realtà e della coscienza del nostro paese durante la sua rapida trasformazione da civiltà rurale e migratoria a società prevalentemente postindustriale. Per illustrare questo profondo mutamento vengono proposti brani da Croci e rascane e da Albero genealogico.
Fonte: Renato Martinoni, «Piero Bianconi», in: Dizionario storico della Svizzera (DSS)
Testo a cura dell’Osservatorio culturale del Cantone Ticino
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.