Il miraggio dell'idrovia Locarno-Venezia
Il miraggio dell'idrovia Locarno-Venezia
La rivalutazione economica del Mediterraneo, che pareva disegnarsi nel secondo dopoguerra per via dell'approvvigionamento in petrolio dal Medio Oriente, unita al miracolo economico italiano di quegli anni, aveva ridato corpo al miraggio di un accesso ticinese al mare per via fluviale. All'inizio degli anni sessanta, l'idea che l'idrovia potesse diventare uno strumento strategico per lo sviluppo industriale del Ticino e per rafforzare la vocazione del cantone ai traffici di transito, aveva mobilitato l'entusiasmo di alcuni ambienti locali e suscitato la speranza di veder realizzata la via navigabile dal Verbano all'Adriatico. A ragion veduta, l'ipotesi dell'idrovia Locarno-Venezia fu ritenuta inattuabile dalle autorità federali, nell'ambito di una concezione complessiva dei trasporti sul piano regionale, nazionale e internazionale. Abbandonata senza troppi rimpianti, l'idea dell'idrovia ticinese, avanzata e rilanciata periodicamente dall'inizio del XX secolo, è ritornata d'attualità qualche decennio dopo, come itinerario per la navigazione da diporto.
Indicizzazione delle sequenze:
2'32''-9'17'' Storia del progetto d'idrovia Locarno-Venezia
9'18''-14'40'' Quale futuro per le vie navigabili?
Questa puntata di "Altramattina", curata da Fernando Grignola e intitolata "Sopra e sotto il lago", andò in onda il 7 giugno 1979.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.