Paesaggio che cambia: 6. La vigna
Paesaggio che cambia: 6. La vigna
Nel settimanale «Radiotivù» del 13 ottobre 1973, a pagina 43 si leggeva la presentazione della prima puntata di «Paesaggio che cambia»:
Che il paesaggio vada più o meno lentamente cambiando è una realtà evidente per tutti; ma non tutti sanno il vero perché di certi mutamenti.
VROUM, nella nuova rubrica «Paesaggio che cambia», cercherà di mettere in luce alcuni particolari curiosi e interessanti di questa continua metamorfosi e di ricercarne le ragioni.
Dedicata alla vigna, girata in varie località del Canton Ticino, la sesta ed ultima puntata del ciclo «Paesaggio che cambia» andò in onda il 29 maggio 1974 e ne furono autori Athos Simonetti e Sergio Genni.
Nelle zone collinari del Ticino si possono osservare numerosi vigneti. Nel corso dei secoli molti pendii sono stati disboscati e sistemati a terrazzi per coltivare agevolmente questa pregiata pianta. La vite si sviluppa bene fino ai 600 metri di altitudine, ma è soggetta a numerose malattie e parassiti. Modi tradizionali di coltivare la vite e di produrre vino sopravvivono ancora in alcuni villaggi dove la vendemmia e le operazioni di torchiatura diventano una festa popolare (come a Ludiano). Già all’inizio degli anni Settanta, il Ticino non era più un cantone che viveva delle attività agricole e gli spazi occupati dai vigneti, trovandosi in zone soleggiate, venivano sempre più destinati all’edilizia. Le piccole aziende agricole di tipo famigliare tendevano a scomparire, lasciando sopravvivere solo le aziende viticole di grandi dimensioni, che coltivano i vigneti applicando le tecniche più moderne.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.